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Marco Pirina

Barcellona, Minniti, aviatori neri, Bus de la Lum. La Wu Ming Foundation prosegue il lavoro antifascista

Barcellona oggi e cinquant'anni fa

di Wu Ming 1

Barcellona resiste di nuovo, in massa, a una violenza poliziesca, militare, di derivazione chiaramente franchista e con espliciti elementi di fascismo. In questo modo torna a essere, come ottant’anni fa, centrale per le sorti d’Europa. Barcellona ci chiama a gran voce e ci chiede di prendere posizione.

Faccio notare questo prima di e a prescindere da qualunque valutazione sul referendum dell’1 ottobre, su tattiche e strategie dell’indipendentismo catalano ecc. Prima ci si schiera contro la violenza di stato che soltanto ieri ha lasciato per le strade quasi un migliaio di feriti, poi si discuterà del resto. Mi limito a far notare che l’indipendentismo catalano ha precise ragioni storiche e ha al proprio interno rilevanti forze internazionaliste, antifasciste, antirazziste, che hanno già rigettato più volte la finta solidarietà dei nostri Salvini, e dunque – al netto delle legittime perplessità – non meritano improvvidi paragoni con le miserie di casa nostra.

Ironia della sorte: più o meno nello stesso momento in cui la Guardia Civil cominciava a irrompere nei seggi elettorali, nelle edicole d’Italia arrivava il Corriere della Sera, con dentro un’intervista al ministro degli interni Marco Minniti.

Minniti era fresco reduce dalla festa di Fratelli d’Italia, dove aveva fatto il piacione ricordando di aver lavorato dietro le scrivanie di Mussolini e Italo Balbo, nonché lodando un celebre motto machista di quest’ultimo.

Nell’intervista, si poteva e si può leggere questo scambio (le sottolineature sono mie): Prosegui la lettura ›

Viaggio nelle nuove #foibe, 3b | Ritorno dal Bus de la Lum in compagnia della Xª Mas

Un paraponzi mortifero: spartito dell'Inno della Xª Mas.

Un paraponzi mortifero: spartito dell’Inno della Xª Mas.

[Dopo il viaggio d’andata al Bus de la Lum, quello di ritorno conclude la nostra miniserie di tre puntate sulle “nuove foibe” e i falsi storici, le allucinazioni e le mitomanie che si ammassano intorno a esse. In questo post chiudiamo il cerchio: mostriamo come tutto il discorso “foibologico” abbia una matrice – attenzione: in senso stretto – nazista, spieghiamo l’importante ruolo di Junio Valerio Borghese e della Xª Mas nel framing della questione foibe, infine raccontiamo come si è arrivati al progetto che abbiamo chiamato «una foiba in ogni comune», e dunque ai recenti, deliranti “avvistamenti”. Buona lettura.]

di Lorenzo Filipaz
in collaborazione con Nicoletta Bourbaki *

6. Un tentativo di golpe storiografico
7. Foiba Revival: come funziona una foiba
8. Foibe ovunque!
9. Le foibe “pro loco” tra negazionismo e Blut und Boden
10. La foibologia “moderata”
11. Epilogo Prosegui la lettura ›

Le nuove #foibe, 3a puntata | Viaggio d’andata al Bus de la Lum

"Quartiere

Quartiere Baldenich, Belluno. Omaggio dello street artist Ericailcane alla Divisione partigiana «Nino Nannetti», quella calunniata dai “foibologi” alla Pirina e dai media che, senza alcun vaglio, rilanciano la loro propaganda.
Il 16 giugno 1944, dodici partigiani della Nannetti entrarono nel carcere di Baldenich travestiti da tedeschi, immobilizzarono le guardie e liberarono 70 prigionieri. Falsi storici e leggende nere (in tutti i sensi) sono anche la ripicca per beffe come questa, che coprirono di ridicolo i nazifascisti.

Dalle foibe “pro loco” alla foibologia nazionale. Come un milieu di paragnosti, «angelologi» e  uditori di «sussurri» dall’Aldilà ha avviato una narrazione poi divenuta legge dello Stato

di Lorenzo Filipaz
in collaborazione col gruppo Nicoletta Bourbaki *

INDICE
1. Pattume del Bus de la Lum
2. Storia di una campagna antipartigiana
3. Luci e ombre del CLN veneto
4. Foiba Kult
5. Foiba Ca$h

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