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Mario Tronti

Guido Chiesa, «Io sono con te». Appunti di visione

1. LA FEDELTÀ ALL’EVENTO

Nel film di Guido Chiesa, una donna compie un gesto di rottura e fondazione: sottrae una nuova verità all’insieme di una comunità già esistente e definita, e ne afferma la portata universale.
Quando un evento rompe il tran tran e afferma una verità, nessun insieme storico precostituito – popolo, tribù, nazione – può ridurla a sé. Un evento del genere può essere solo “illegale”, anzi: a-legale, indifferente alle leggi che regolano quell’insieme.
Nel film, la comunità di partenza è definita dal sangue (sangue come “stirpe”, ma anche in senso più letterale: il sangue versato nei sacrifici) e da una Legge che ogni volta interviene a dividere: separa il puro dall’impuro, l’ebreo dal gentile, l’uomo dalla donna… la mamma dal neonato. Questa Legge si fonda sul calcolo e su serie ripetitive: Prosegui la lettura ›

Il problema è il Cavallo, ovvero: contro la “legge sul libro”


Tardi e per quel che conta, aderiamo alla mobilitazione di editori, librai, scrittori e lettori per bloccare la cosiddetta “legge sul libro” o “legge Levi”. E’ già passata alla Camera e verrà discussa martedì in Senato.

Questa legge metterà in difficoltà i piccoli editori e metterà a rischio la sopravvivenza delle librerie indipendenti, quelle che privilegiamo nei nostri tour di presentazioni, quelle dove un evento come la presentazione di un libro è davvero “sentito”, quelle che purtroppo muoiono già come mosche, a volte uccise prima di nascere, e chi ancora resiste è campione di salti mortali.

Quando i librai indipendenti riceveranno il colpo di grazia, le grandi catene si prenderanno finalmente tutto il piatto. I loro padroni si mangeranno tutto e faranno pure la scarpetta. Non una lacrima da coccodrillo cadrà dai loro occhi. Non piangeranno nemmeno quelli “progressisti”. I “progressisti” (che negli appelli tanto fichi stan sempre dalla “parte ggiusta”, cioè contro di Lui) sono gli stessi che da anni avanzano nelle città come schiacciasassi, uccidendo la “biodiversità” culturale metro quadro dopo metro quadro.
Cionondimeno, essi sono buoni. Buoni e alternativi. Di sinistra. Non fanno parte del Problema, perché in Italia ha diritto a esser chiamato “Problema” un solo problema. Quello rappresentato da Lui.
E mentre tutti rimirano Lui, gli Altri fanno man bassa. Man bassa. “Contro” o “in combutta” con Lui, ormai fa lo stesso. Prosegui la lettura ›