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Matteo Lepore

Insegnare a trasgredire. Provare a salvarsi – anche dalla Dad – leggendo bell hooks (1954-2021)

Insegnare a trasgredire

Insegnare a tragredire. L’educazione come pratica della libertà (Meltemi Editore). Clicca per leggere la scheda del libro.

di plv *

La notizia della morte di bell hooks cade nei giorni della chiusura delle scuole.

Non mi riferisco alla chiusura natalizia, ma allo stillicidio di chiusure per quarantena che in realtà già da parecchio tempo accompagnano la scuola italiana, riportando in auge la Dad e il malessere che questa produce. Chi è nelle chat dei genitori, degli insegnanti, dei vari movimenti, sa che questo è un problema rilevante da più di un mese. La differenza rispetto all’anno scorso è che le chiusure sono frammentate e non stabilite da un organo centrale. Ma di chiusure si tratta e sono destinate a fare danni.

Negli ultimi due anni abbiamo visto discutere di Insegnare a trasgredire di bell hooks in moltissimi ambiti, non solo tra insegnanti. Nel corso dell’estate anch’io ho letto il libro e quando l’ho chiuso mi è rimasta addosso una forte voglia di discuterne. In realtà, la voglia non mi veniva tanto dal libro in sé, ma dalla necessità di riadattare quelle riflessioni al contesto scolastico che stiamo attraversando.

Mi viene da citare Wolf Bukowski, che in un articolo pubblicato in questi giorni, più di parlare del Green Pass, ragiona sul tanto discusso «ritorno alla normalità»: «Avevo iniziato questi appunti in ottobre…». Prosegui la lettura ›

La sfida di XM24 contro il Nulla / Seconda puntata (di 2)

L’assemblea del 15 novembre nella «Cattedrale» della Caserma Sani.

L’assemblea del 15 novembre nella «Cattedrale» della Caserma Sani, sotto lo sguardo benedicente di quella che è stata subito battezzata come «Madonna Trans»

di Wolf Bukowski * – La prima puntata è qui.

Jacques Pantaleón, da pochi mesi papa Urbano IV, il 23 dicembre del 1261 apponeva il suo sigillo alla bolla Sol ille verus. Poco dopo, una copia del documento veniva consegnata a un messo e questi lasciava il Palazzo dei Papi, attraversava al trotto le strade della provvisoria sede pontificia di Viterbo.

Oggi su quel centro medievale spira un alito di gentrificazione, fatto di offerta gastronomica pervasiva, di retorica del «bello» e della candidatura a diventare parte del patrimonio Unesco. All’epoca, tutto ciò era non solo lontano, ma inimmaginabile. Tanto per il papa, quanto per il messo, che veloce si allontanava e puntava verso nord.

In pochi giorni, l’attesa notizia del riconoscimento dell’ordine religioso-militare della beata Maria Vergine Gloriosa giungeva a destinazione. In questa seconda città – vi fosse arrivato oggi – il cavaliere avrebbe trovato non un alito come a Viterbo, ma una tempesta di gentrificazione, fatta di nauseante sovraofferta gastronomica, crescita insostenibile dei valori immobiliari, Grandi Eventi e Opere e, di nuovo, la nefasta candidatura a diventare patrimonio Unesco. «Unescocide», lo chiama Marco d’Eramo sulla New Left Review: omicidio urbano per mezzo dell’inserimento nelle liste Unesco.

È, la città d’arrivo, Bologna; e la sede dell’Ordo Militiae beatae Mariae Virginis Gloriosae si raccoglieva attorno alla chiesa di «S. Mariae de Caxaraltola». Prosegui la lettura ›

La sfida di XM24 contro il Nulla / Prima puntata (di 2)

8 agosto: la prima assemblea di XM24 dopo lo sgombero.

[Mentre scriviamo quest’intro, ancora una volta, soffia aria di imminente sgombero per XM24, che dal 15 novembre scorso occupa una parte dell’ex-Caserma Sani, in zona Casaralta, Bolognina est.
Chi ha visitato il nuovo XM24 sa che atmosfera si sia respirata in questo mese abbondante di autogestione e recupero dal basso di un’area enorme (e verde), dismessa e chiusa da decenni.
Ora la Procura ha ottenuto dal Gip il sequestro preventivo dell’area, che è proprietà di Cassa Depositi e Prestiti. Mossa che di solito prelude all’intervento delle forze dell’ordine.
A quest’occupazione si è arrivati dopo il fallimento – per la “melina” e il sabotaggio dell’amministrazione comunale – della trattativa per un nuovo spazio. Il tavolo era stato riaperto il 6 agosto, giorno dello sgombero di via Fioravanti 24.
Molti ricorderanno bene quello sgombero, eseguito con ruspa “salviniana” e tanto protervo da procurare al PD di Bologna la solidarietà di Salvini stesso dal Papeete e la presa di distanza di dirigenti del PD nazionale. Dall’altra parte, invece, una resistenza preparata a lungo, fatta di gioia, canti, performance art e sorprendenti allestimenti teatrali. Non c’era, non poteva esserci confronto. Una figuraccia memorabile, che costrinse la ruspante amministrazione a dare un segnale “distensivo”.
L’urgenza era limitare il discredito, dopodiché si sarebbe potuto traccheggiare, tra proposte finte e alzate di spalle, nella speranza che la spinta di XM24 si affievolisse.
Cosa sia accaduto da allora a oggi lo racconta nel dettaglio Wolf Bukowski, in questa miniserie in due puntate. Buona lettura. WM]

di Wolf Bukowski *

Raccontiamo qui di seguito gli ultimi mesi della sfida che XM24 ha lanciato contro il Nulla neoliberale che governa la città di Bologna. Una sfida che il 29 giugno ha riempito le strade, nei giorni precedenti lo sgombero ha dato vita a una quotidianità eccezionale – neppure i media mainstream hanno potuto evitare di raccontarla – e il 6 agosto ha animato la resistenza creativa alle ruspe del Nulla. Una sfida che è stata anche di fantasia, declinata nel segno del fantasy e della difesa di Fantàsia, cioè del proprio universo di autodeterminazione. Per questo tra chi combatteva il Nulla – su manifesti, disegni, in effimere sculture di palloncini… – svolazzava, arruffato e determinato, Falkor, il fortunadrago. Prosegui la lettura ›

Lo stadio, i prati e lo zio d’America. Cosa sta succedendo a #Bologna ovest?

I grandi club di calcio milanesi sono stati acquistati dai tycoon estremorientali, buoni ultimi, dopo che gli sceicchi arabi e i plutocrati russi e americani si erano già accaparrati i grandi club inglesi e francesi. Qualche anno fa il piccolo ma blasonato Bologna è stato acquistato da un imprenditore canadese di origini siciliane, Joey Saputo, il re della mozzarella, erede di una delle più grandi industrie casearie del Nord America. Forse non può competere con i petrolieri, ma è comunque al 289° posto nella classifica delle persone più ricche del mondo, con un patrimonio di oltre cinque miliardi di dollari. Ed è anche presidente della squadra di calcio della sua città natale, Montréal, nonché, appunto, da tre anni, del Bologna FC 1909. Prosegui la lettura ›