di Davide Grasso *
Nella giornata di ieri, 18 marzo, milizie jihadiste sostenute dall’esercito turco hanno fatto ingresso in alcuni quartieri di Afrin, prendendoli sotto il loro controllo. Hanno umiliato e torturato civili, decapitato pubblicamente due combattenti, saccheggiato le abitazioni. Le forze confederali della Federazione del Nord o Rojava, per fortuna, avevano appena evacuato migliaia di civili, che si trovano adesso nella vicina regione di Sheeba, sempre nei pressi di Aleppo. Questi eventi sono arrivati dopo due mesi di strenua resistenza da parte delle unità popolari e femminili YPG-YPJ, che hanno il compito di difendere la rivoluzione delle donne e delle comuni, nelle campagne attorno alla città, pur nella disparità di mezzi. Le forze rivoluzionarie hanno dichiarato che questi eventi segneranno il passaggio dalla guerra aperta alla continuazione della resistenza sotto forma di guerra di guerriglia. Prosegui la lettura ›