Non esistono fotografie di Antonio Pellicciari, che quindi sarebbe il primo, tra i protagonisti di Veglione rosso incontrati fin qui, a rimanere senza volto, se non fosse per il disegno di Carlotta Artioli. Non a caso, Antonio vi è ritratto da sotto in su, con le scarpe in primo piano e il viso sfuggente, poco dettagliato.
Il brano che lo riguarda, e che vi presentiamo, è stato registrato dal vivo al teatro Asioli di Correggio, l’11 marzo scorso. Il violoncello di Mattia Cipolli è l’unico strumento che affianca la voce di Wu Ming 2. Ma poiché si tratta, per l’occasione, di un violoncello elettrico, macchinari ed effetti lo moltiplicano in più voci distinte. Questo non per una semplice scelta estetica, ma per replicare in musica la caratteristica compositiva che contraddistingue il testo e più in generale tutta la raccolta. Una caratteristica «misteriosa», oggetto di un parodistico «concorso a premi», che fin qui nessuno è riuscito a identificare. Prosegui la lettura ›