di Wu Ming 1
Con dolore e grande senso di colpa per non averlo cercato o sentito negli ultimi anni accolgo la notizia della morte di Mario Galzigna. Va così, ci sovraccarichiamo di impegni e finiamo per allentare importanti relazioni, e anche quando ci si vede avviene troppo in fretta, finisce troppo presto. L’ultima volta che l’ho visto, a Padova nel 2015, ero affaticatissimo, talmente stanco alla fine di una presentazione che non ho riconosciuto Alisa Del Re! Colgo l’occasione per scusarmene con lei, seppure tardivamente.
«Bisogna che prima o poi chiami Mario», «Chissà Mario…» E adesso mi tengo il magone. Ben mi sta.
Mario è stato tantissime cose: storico della scienza ed epistemologo clinico; filosofo e scrittore; militante di Potere Operaio in Veneto; uno dei massimi esperti di Michel Foucault in Italia, curatore delle edizioni italiane di alcuni dei più importanti corsi di Foucault al Collège de France – tra i quali l’ultimo, Il coraggio della verità – e della prima edizione integrale di Storia della follia nell’età classica; sopraffino docente; affabulatore; persino cantante lirico! Baritono. Non aveva seguito quella carriera professionalmente, ma aveva studiato canto e aveva una voce bellissima. Una volta, quand’era ragazzo, si complimentò con lui Mario Del Monaco in persona. Prosegui la lettura ›