di Wu Ming 4
Alla vigilia della Grande Fusione, ovvero dell’acquisto di RCS da parte di Mondadori, una notizia giunge a rompere un po’ di uova nel paniere grande quanto il colosso editoriale che nascerà, equivalente a metà del mercato librario italiano.
No, non è l’appello lanciato da Umberto Eco e sottoscritto da svariati autori, contro l’avvento del supersoggetto editoriale, in nome della libertà di stampa, di espressione, di pensiero, eccetera. In quell’appello si tirano in ballo molti principi ma non si parla del precipitato reale e immediato. In un post sull’argomento Loredana Lipperini ha messo i puntini sulle i, facendo notare che «dacché finanza è finanza, ci si fonde, o si acquisisce, per licenziare» e che «la questione dei lavoratori dei due gruppi, fin qui ignorata, dovrebbe essere invece prioritaria: il SuperSoggetto non porterà soltanto al monopolio contenutistico e distributivo, ma all’eliminazione di chi rende possibile il libro, almeno in moltissima parte.»
Forse si potrebbe aggiungere che, dacché finanza è finanza, dopo l’acquisizione e la razionalizzazione avviene la svendita per coprire i debiti. Più di un tycoon straniero è già in allerta. Prosegui la lettura ›