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Nexus

Giap in «modalità estiva», noi no. Siamo in maratona di scrittura, ma ecco un po’ di novità e aggiornamenti

1978, a Viareggio si vendevano ancora cartoline così, ma era un'altra epoca.

Viareggio, 1978…

Se in queste settimane, dopo una primavera a 360 bpm, Giap va avanti con lentezza non è perché siamo in ferie, anzi. Stiamo studiando e facendo riunioni e scrivendo da mane a sera, dediti al romanzo collettivo La grande ondata del ’78, la cui stesura – dopo un lungo lavoro di impostazione e un grande accumulo di scalette e “bibbie” dei personaggi – procede spedita. Contiamo di finirlo nella primavera 2021.

Nel mentre, proseguono anche i lavori sugli altri progetti elencati nel giugno scorso. Qui sotto troverete news e aggiornamenti, oltre a un calendario delle nostre prossime uscite pubbliche. Che nel 2020-2021, lo anticipiamo fin da ora, saranno più rade. Non solo per il fantasma del Covid che ancora spauracchia l’Italia: centri sociali che non riapriranno, eventi “contingentati” ecc. No, c’è dell’altro.

Abbiamo riflettuto, e concluso che non potremo riprendere l’attività on the road con l’intensità e la frequenza di prima. Un po’ perché dobbiamo scrivere, e molto perché gli ultimi anni sono stati forsennati.

Nondimeno, tra agosto e settembre faremo qualche apparizione. Oltre a questo, ci sono novità che riguardano direttamente noi e/o la nostra comunità allargata. Eccole. Prosegui la lettura ›

Con Stradario Hip-Hop di Nexus ritorna la collana Quinto Tipo diretta da Wu Ming 1

Clicca per vedere la copertina completa, con quarta e bandelle.

[Con questo libro a lungo atteso – che non «viene» dalla strada per il semplice fatto che in strada ci rimane – torna in libreria Quinto Tipo, la collana-laboratorio diretta da Wu Ming 1, ormai giunta al quindicesimo titolo. Lemme lemme andiamo avanti, sperimentando e imponendo nuove autrici e autori… alcuni dei quali passano poi alle major :-) Questo lavoro ci dà soddisfazioni, comincia a essere riconosciuto. Nel dicembre 2019 Una cosa oscura, senza pregio di Andrea Olivieri è stato il secondo titolo più votato come «libro dell’anno» dal pubblico della trasmissione di Radio 3 Fahrenheit. Auguriamo almeno altrettanto a Giuseppe “Nexus” Gatti. E a voi buona lettura. WM]

Rap (o MCing), DJing, writing, breaking. Le «quattro discipline» dell’hip-hop, secondo una nomenclatura affermatasi negli anni Ottanta.

Oggi ha ancora senso parlare di hip-hop?

E che cos’è l’hip-hop? Presa di parola emancipatoria delle minoranze meticce o facile viatico per soldi e successo? Indecorose tag sbombolettate sui muri o movimento di contro-colonizzazione? Espressione di contestazione nei centri sociali o fenomeno pop mainstream in tv? Immaginario patriarcale e sessista o strumento di emancipazione delle donne nere? O forse tutto questo insieme?

E se è tutto questo insieme, come si racconta? Che rapporto c’è fra Jovanotti e Afrika Bambaataa, Jay-Z e Vasco, Coca Cola e Fight the Power, dischi in vinile e dischi volanti, Zulu king e drag queen, pantere nere e tori rossi, Jackie Chan e latin hustle, Andy Warhol e Crazy Legz, Ronald Reagan… e la misteriosa danza psionica messa a punto nelle fogne di New York? C’è da perdersi dopo ogni angolo…

Ma uno stradario serve propro a questo: a orientarsi. Prosegui la lettura ›

Cent’anni di isolamento. Come l’«emergenza nomadi» prosegue nell’emergenza coronavirus

L’interno di un container «della solidarietà», dove le famiglie rom del campo di Salone, a Roma, trascorrono il lockdown.

di Nexus*

1. Una bufala al quadrato

La voce inizia a gonfiarsi nel penultimo weekend di marzo. Dice che diversi rom provenienti dal campo di Salone e «un rom» residente in una casa popolare del Quarticciolo sono ricoverati allo Spallanzani dall’11 marzo scorso poiché affetti da coronavirus.

La voce diventa notizia, rilanciata da diverse testate, e spinge la Direzione Sanitaria dell’ospedale a specificare – nel bollettino medico del 23 marzo – che «presso questo istituto non sono, allo stato, ricoverati cittadini rom».

Nel mentre, l’Ufficio Speciale Rom di Roma Capitale annunciava imminenti azioni di prevenzione e assistenza rivolte alle baraccopoli romane.

Bastano due giorni per scoprire che il bollettino è falso – tanto quanto la bufala sui «diversi rom» ricoverati. Sulle pagine del Messaggero arriva l’amara notizia della morte di Stanije Yovanovic, il «rom positivo» del Quarticciolo, ricoverato allo Spallanzani 3 giorni prima del fatidico bollettino e ivi deceduto per probabili complicanze dovute al virus. Aveva appena 33 anni ed è la più giovane vittima di Sars-Cov2 del Lazio. Prosegui la lettura ›