Nell’ottobre 2022 è uscito per le edizioni Alegre
La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana.
È il saggio storico con cui il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki tiene fede all’impegno preso nel 2017 nel primo post esplorativo, archiviato qui e ormai superato, perché molto altro nel frattempo si è scoperto.
La morte, la fanciulla e l’orco rosso rende conto della lunga ricerca e delle scoperte d’archivio – alcune delle quali sorprendenti – sul caso Giuseppina Ghersi.
Invitiamo, d’ora in avanti, a fare riferimento al libro.
Qui un invito ragionato alla lettura.
Qui l’audio della presentazione bolognese del 4 novembre 2022.
Qui due componenti del gruppo di lavoro ospiti di Loredana Lipperini alla trasmissione Fahrenheit di Radio 3 (l’intervista parte a 1 h e 7 minuti circa).
«Il volume decostruisce falsità e cronache voyeuristico-sanguinarie prive di conferme documentali […] Lo fa nell’unico modo corretto ovvero con un approccio tutt’altro che difensivo ma dichiaratamente chiarificatore e pronto al conflitto culturale in campo aperto […] un piccolo manuale di metodo analitico, frutto dell’intendimento della cultura come strumento orizzontale e democratico» (Lo storico Davide Conti su Il manifesto del 19/11/2022)
«Il lavoro di scavo e ripulitura portato avanti da Nicoletta Bourbaki non si limita a ricondurre nell’alveo della realtà storica la vicenda della giovane, assurta negli ultimi anni a simbolo delle violenze commesse dai partigiani nei confronti delle donne, ma amplia il contesto dalla pura analisi fattuale descrivendo i meccanismi che hanno portato alla nascita di quella che ha tutte le caratteristiche per essere definita una “bufala” inventata per screditare la narrazione resistenziale.» (Lo storico Francesco Filippi su Maremosso Magazine)
«Siamo di fronte alla totale manipolazione della storia, al proliferare di balle sui “partigiani criminali” che bisogna smontare con il rigore della storiografia, l’analisi delle fonti e la ricostruzione del contesto […] Che poi la squallida strumentalizzazione neofascista, che ha come corollario l’oblio dei crimini fascisti, si giochi sul corpo di una ragazzina di 13 anni è un fenomeno inquietante e penoso, soprattutto perché non ha come presupposto l’onesto vaglio delle fonti e dei documenti. Il libro del collettivo Bourbaki è un’esemplare decostruzione di una leggenda che, riportata nell’alveo di fatti storici rigorosamente accertati, va in fumo.» (Irene Barichello su Patria Indipendente)