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Passante di Bologna

Il Passante di #Bologna, seconda puntata | Arrivano i facilitatori!

Bologna, Alto Palatinato

Passava per caso su Google Immagini ed è diventato il Passante di Bologna. Alto Palatinato, Germania, incrocio tra le autostrade A6 e A93.

Mentre nel PD bolognese «volano gli stracci» proprio sul Passante (il giorno dopo la sconfitta al referendum*, guarda un po’ la coincidenza), noi andiamo avanti con il nostro reportage su questa Grande Opera Dannosa, Inutile e Imposta.

Come promesso, nella seconda puntata raccontiamo nei dettagli il cosiddetto «processo partecipativo», spiegando che ruolo ha giocato nella partita il gruppo di «facilitatori» di Avventura Urbana. In incognito, siamo andati agli incontri con la cittadinanza. Abbiamo visto, poi abbiamo approfondito. Su Internazionale. Buona lettura.

* A Bologna ha vinto il Sì, ma con il 52%, e grazie al voto dei quartieri-bene (Santo Stefano e Savena). Nei quartieri storici del consenso granitico al Partito – Navile e San Donato – il Sì ha vinto con il 50,5% e un distacco di soli 300 voti. A livello regionale, il Sì ha vinto con il 50,4%. Per gli standard dell’Emilia-Romagna è una sconfitta, già annunciata dal clamoroso «sciopero del voto» alle Regionali di due anni fa. Ma il sindaco Merola ha detto: «Il PD deve ripartire da Bologna, dove il Sì ha vinto!» Diritti contro un muro. Bene così.

Il «Passante di #Bologna»: una disavventura urbana – di Wu Ming e Wolf Bukowski, 1a puntata

I piloni del cosiddetto «People Mover» di Bologna. Foto di Michele Lapini.

I piloni del cosiddetto «People Mover» di Bologna. Foto di Michele Lapini.

Da alcuni mesi facciamo inchiesta su una grande opera inutile e imposta: il cosiddetto «Passante di Bologna». Il caso è molto interessante e ha rilevanza nazionale, per diversi motivi.

Le ipotesi per risolvere i problemi di traffico del nodo bolognese si rincorrono ormai da vent’anni. Nel 2005 ha iniziato a consolidarsi quella del cosiddetto «Passante Nord», una bretella autostradale che doveva tagliare la campagna a Nord della città, collegando Anzola Emilia (A1), Altedo (svincolo A13) e San Lazzaro (Uscita A14). Quel progetto, già finanziato, è stato respinto l’anno scorso, grazie all’azione di un comitato e dei sindaci dei comuni interessati. Ma il comitato ha scelto di «non dire soltanto no» e ha proposto una “brillante” alternativa: l’allargamento di una corsia per senso di marcia dell’infrastruttura congiunta autostrada/tangenziale, che già ammorba la periferia bolognese. E così, un comitato che all’inizio contestava la ratio stessa del progetto, ha finito per scaricare il barile sui cittadini di un altro territorio.
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