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Pontiac

Le strade di Bologna, l’aria di Bologna, noi che torniamo a rompere le balle a #Bologna

Scritta su un muro di via Benedetto XIV, Bologna. A un certo punto devono essere passati gli sbirri. Foto scattata il 12 ottobre 2011.

Calendario chiuso, d’accordo. Stiamo scrivendo il romanzo, d’accordo. Niente trasferte per presentazioni, conferenze, seminari, reading, d’accordo, a parte pochi strappi alla regola concordati da tempo, eventi che annunceremo via via.
Tuttavia, la fase ha una sua urgenza e ci chiama, ci sollecita. Abbiamo sempre tenuto il culo in strada, quindi mordiamo il freno. E’ vero, siamo presenti, ci sbattiamo, usiamo la rete intensamente. Ma bisogna metterci il corpo, come sempre. Per uno scrittore di quelli che piacciono a noi, la street credibility è tutto, che ve lo diciamo a fare?
Ragion per cui, c’è da mantenere un equilibrio tra “ritiro dal mondo” e militanza (culturale, quindi politica). La soluzione è questa: se non abbiamo il tempo e le energie per affrontare molte trasferte… faremo più cose a Bologna. Prosegui la lettura ›

Pontiac, storia di una rivolta

Dopo lunga attesa, falsi allarmi e segnali di fumo, arriva finalmente in libreria Pontiac, storia di una rivolta, audiolibro illustrato tratto dall’omonimo spettacolo con testi e letture di Wu Ming 2, chitarre di Stefano Pilia ed Egle Sommacal (ora insieme nei Massimo Volume), sessione ritmica di Paul Pieretto e Federico Oppi (sempre insieme, da Settlefish a A Classic Education). Nel volume, ci sono anche le matite e gli inchiostri di Giuseppe Camuncoli & Stefano Landini.

Il libro esce in ritardo rispetto alla data prevista, eppure con buon tempismo: mentre in Italia si discute di svariate rivolte, e di come tenerle assieme in un’unica “coalizione resistente”, la vicenda di Pontiac offre l’esempio di un capo indiano – vero nome: Obwandiyag – che seppe convincere diverse nazioni indiane, e qualche colono francese, a combattere contro il nemico comune: i bianchi venuti dall’Inghilterra.
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Loop, Stephen King, Pontiac, Tolkien, Foucault e altro

E’ uscito in edicola e in libreria il n.10 della rivista Loop, bimestrale di culture, linguaggi e conflitti dentro l’apocalisse. Si intitola “Giù la testa! Diritti e identità in saldo” e sull’immagine di copertina campeggia una frase di Don Wislow: “Si diventa ciò che si odia”. Il video qui sopra è il trailer.
Consigliamo l’acquisto perché contiene molti ottimi articoli, su concetti e argomenti che negli ultimi tempi abbiamo trattato anche qui.
Segnaliamo, in particolare, il pezzo di Mario Tronti, “Fenomenologia di Sergio Marchionne”, quello di Aldo Bonomi su “La piccola transizione italiana” e la riflessione di Andrea Fumagalli e Sergio Bologna sui lavoratori autonomi “di terza generazione”. Prosegui la lettura ›