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Radio Giap Rebelde

#RadioGiap Rebelde, quindici anni di audioguerriglia. Archivi 2002-2016 e nuovo indirizzo del podcast

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Da oggi il vecchio indirizzo di Radio Giap Rebelde è “congelato” e trasformato nell’Archivio 2011-2016.

Il flusso prosegue al nuovo indirizzo. Se sei iscritt*, cambia le impostazioni. Per chi scarica i podcast tramite iTunes, ecco i link: Archivio 2011-2016 e Podcast 2017→

Chi invece vuole ascoltare registrazioni antecedenti al 2011, le trova nell’Archivio 2002 – 2010. È il vecchio sito in html statico, di notevole interesse archeologico.

Radio Giap Rebelde. Le voci e i suoni della Wu Ming Foundation. Reading, musiche, conferenze, presentazioni e interviste dal «lato cattivo».

Buoni ascolti.

Fabrizio Puglisi & Wu Ming 1, «We Insist! (For Emmanuel Chidi Namdi)», Live at #Festlet in #Mantova

lifteveryvoice

[WM1:] Nel primo pomeriggio dell’11 settembre 2016, mentre l’America commemorava il quindicesimo anniversario dell’attacco terroristico alle Twin Towers (un’immane strage di civili, di proletari), io e il pianista e polistrumentista Fabrizio Puglisi siamo saliti sul palco dell’Auditorium Monteverdi, la sala concerti del conservatorio «Lucio Campiani» di Mantova, e abbiamo improvvisato insieme.
Tutt’intorno, e anche tra quelle pareti, c’era la ventesima edizione del Festivaletteratura.

Voce, pianoforte, pianoforte preparato… e il «rombo», uno strumento semplice e antico, pervenutoci dalla Magna Grecia. Non avevamo fatto prove, ma sapevamo di essere in sintonia. Ho letto il cap. 2 del mio vecchio romanzo New Thing (Einaudi, 2004), intitolato Non puoi odiare le radici senza odiare l’albero; Fabrizio ha cucito rumori e lacerti di Thelonious Monk, Cecil Taylor, Otis Spann e variazioni su Lift Every Voice and Sing, l’inno nazionale afroamericano. Prosegui la lettura ›

Le guerre sbagliate dell’Italia, le guerre giuste di un italiano


Insomma, pare che l’Italia voglia tornare su uno dei suoi luoghi del delitto, cioè in Iraq, a bombardare come ai tempi di Cocciolone, ad annichilire questo e quello come ai tempi di Nassiryah, e magari a far vedere come muore un italiano, come ai tempi dei contractors. Del resto, quando si ottengono buoni risultati, perseverare è doveroso.

Intanto, le grandi potenze fanno a gara a chi bombarda più civili in Medio Oriente. Tutto per combattere l’ISIS, si dice. Cioè un nemico-golem creato dagli interventi militari precedenti… con più di un aiutino da parte della Turchia di Erdogan. Quella Turchia che è un paese Nato e da mesi – mentre la Nato dice di combattere l’ISIS – reprime e bombarda i curdi, cioè gli unici ad avere sconfitto l’ISIS sul campo. Aria viziata a circolazione forzata.
E la Russia che forse metterà i boots on the ground. L’ultima volta che la Russia ha pestato quei boots fuoricasa è stata in Afghanistan, dove ha strascicato per anni una guerra condotta in modo disastroso, durante la quale si sono formati i Bin Laden, gli al-Zawahiri, i mullah Omar. Più di recente, il terrorismo islamico non è calato ma cresciuto anche per colpa di Putin, per quello che ha combinato e tuttora combina in Cecenia. Con l’ISIS in Siria pare ci siano 2500 ceceni. Insomma, scusateci se, per questi e per molti altri motivi, la favoletta di Putin salvatore del mondo non ce la beviamo.

Tutti i padroni del pianeta dicono di voler combattere l’ISIS (chiagni), tutti usano l’ISIS per portare avanti i loro interessi (fotti).
Non c’è da dubitare che, per l’ennesima volta, anche l’Italia farà del proprio peggio. Prosegui la lettura ›

Un incontro ravvicinato del #QuintoTipo con Goffredo Fofi

Goffredo Fofi

Domenica 14 giugno, a Roma, abbiamo presentato Quinto Tipo, la collana di libri diretta da Wu Ming 1 per le Edizioni Alegre, al pubblico del festival di Letteraria. Il giorno prima, con Leonardo Bianchi, avevamo presentato Cent’anni a Nordest. I due incontri erano legati da un filo: la riflessione sulle scritture ibride, inclassificabili, libere.
Il festival – che celebra l’eponima rivista e al tempo stesso è una sorta di “congresso annuale” di Alegre – è giunto alla quarta edizione ed è sempre più partecipato. Il laboratorio sociale occupato Communia, nel quartiere S. Lorenzo, letteralmente straripava di umanità. Per l’ultimo appuntamento, la presentazione del libro Kobane. Diario di una resistenza, sono arrivate diverse centinaia di persone, tante che si è dovuto mettere uno schermo gigante all’esterno della sala, e c’era gente che ascoltava dal marciapiede di via dello Scalo, incurante dei rumori del traffico. Prosegui la lettura ›

Radio Giap Rebelde | Lo Hobbit: un viaggio di crescita individuale – di Wu Ming 4

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L’11 gennaio scorso Wu Ming 4 ha tenuto una lezione su Lo Hobbit al Museo del Videogioco di Roma, all’interno del ciclo di conferenze organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e dedicate al primo romanzo di J.R.R.Tolkien. Nelle quasi due ore di conferenza è racchiuso un buon condensato della riflessione di WM4 sull’opera in questione, portata avanti anche su Giap.
Mettiamo a disposizione l’audio, corredato da un indice.
Durata: un’ora e cinquanta.
N.B. Se all’ascolto in streaming preferite il download, cliccate sulla freccia a destra del player (quella che punta agli antipodi). Prosegui la lettura ›

Radio Giap Rebelde | Laboratoire Marie Nozière, #Diariodizona, #PointLenana

Da sinistra: Nella Zorà, Eleonora Frida Mino, Manuela Grippi, Lilyth (Laura Luchino), Gaia Elisa Rossi, Fantasy (Silvia Agnello) e Mariano Tomatis. Fotografia di Veronica Maniscalco.

Da sinistra: Nella Zorà, Eleonora Frida Mino, Manuela Grippi, Lilyth (Laura Luchino), Gaia Elisa Rossi, Fantasy (Silvia Agnello) e Mariano Tomatis. Fotografia di Veronica Maniscalco.

È integralmente online il Laboratoire Marie Nozière, presentazione/performance/séance di magnetismo femminista ispirata alla protagonista del nostro romanzo L’armata dei sonnambuli.
Il Laboratoire è andato in scena il 28 gennaio 2015 nel teatro del Circolo Amici della Magia di Torino. Mattatrici dell’evento sono state Eleonora Frida Mino, Manuela Grippi, Fantasy (Silvia Agnello), Gaia Elisa Rossi, Lilyth (Laura Luchino) e Nella Zorà.

Dell’evento sono anche disponibili il programma di sala (vero e proprio «oggetto narrativo non-identificato»)  e l’album fotografico realizzato da Veronica Maniscalco. Prosegui la lettura ›