di Wu Ming
Da quando, nel febbraio 2020, in Italia e poi nel resto d’Europa e dell’Occidente è cominciata l’emergenza coronavirus, sempre più persone, sottoposte a un vero e proprio bombardamento mediatico, hanno concluso che i mezzi d’informazione mainstream erano inaffidabili. La narrazione predominante di quanto stava accadendo è stata giudicata incongrua, strumentale, capziosa, organica a poteri costituiti ed élites economiche non solo reticenti ma responsabili dello stato in cui la pandemia aveva trovato i nostri sistemi socioeconomici.
Per i movimenti anticapitalisti, quest’insoddisfazione diffusa – e fondata – nei confronti dell’establishment politico-mediatico è stata in gran parte un’occasione persa. Per vari motivi che non sono oggetto di quest’articolo, non sono stati loro, non siamo stati noi a intercettarla.
Più spesso, l’ha intercettata il cospirazionismo: il virus è stato prodotto in laboratorio e diffuso intenzionalmente dalla Cina, o dalla Russia, o da Soros, o da Bill Gates. Quest’ultimo manovra a piacimento l’OMS per «controllare il mondo coi vaccini». Anzi, no, il virus si è diffuso per colpa del 5G. Anzi, no, la pandemia è una creazione di una lobby satanista che in America controlla il «deep state». Ecc. ecc. Prosegui la lettura ›