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Timira e Point Lenana

Speciale #PointLenana & #Timira | Emilio Comici Blues e altre storie

Point Timira

Dall’ultimo speciale congiunto Point Lenana / Timira è trascorso un mese. E’ tempo di mettere in ordine i nuovi materiali (audio, recensioni, interviste e quant’altro) e proporre ai lettori una nuova scorribanda nel duplice “oggetto narrativo non-identificato”.

E’ anche tempo di pubblicare il calendario delle nuove presentazioni di Point Lenana.
La scelta di aprile 2014 come mese d’uscita de L’Armata dei Sonnambuli consente a Wu Ming 1 di programmare un’ultima coda di tour (de force), prolungare l’arco fino a congiungere un aprile all’altro (Point Lenana, lo ricordiamo, è arrivato in libreria il 30 aprile 2013, giorno del 43esimo compleanno di uno dei due autori) e protendersi fino a toccare l’ottantina di date. Speriamo che a quel punto sia già in libreria una terza edizione del libro.
What a long strange trip it’s been.
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Speciale #PointLenana e #Timira | Narrazioni ibridate tra Limonov e il Corno d’Africa

Speciale Point Lenana e Timira

A un mese esatto dal primo “speciale congiunto” su Timira e Point Lenana, la disponibilità di nuovi materiali già consente – e richiede – la pubblicazione di un secondo. Ne prevediamo già un terzo a gennaio.

Iniziamo con una bella e puntuale recensione di Point Lenana apparsa sul blog del collettivo Militant.

Consigli per gli acquisti: Point Lenana di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara


Logo MilitantSe per Wu Ming 1 la storia narrata in questo libro si allontana dalla sua «zona di comfort», quell’insieme di letture, argomenti, narrazioni e percezioni vicine al mondo culturale che si frequenta, per noi questo libro è lontano anni luce da ogni possibile comfort culturale. Come potrebbe essere altrimenti, visto che si narrano, in una forma particolare che poi indagheremo, la vita e le esperienze di un prigioniero italiano di guerra nell’Africa coloniale, non convintamente fascista ma neanche antifascista, e dopo la guerra palesemente anticomunista nelle funzioni istituzionali che andò a ricoprire? Il tutto, poi, legato da un argomento centrale che attraversa il libro e che edifica il contesto in cui è calata tutta la narrazione: la montagna. Insomma, apparentemente, niente di più distante dai nostri interessi, tanto politici quanto personali. Questa è anche la ragione per cui questa recensione giunge in ritardo, a otto mesi dalla pubblicazione. Prosegui la lettura ›

Speciale #Timira e #PointLenana: quattro autori, due libri, molte voci, la storia

Point Timira

Perché uno speciale congiunto Timira / Point Lenana? Perché è tempo. Perché, come spiegato nei «Titoli di coda» di Point Lenana:

«Timira e Point Lenana vanno considerati libri “cugini di primo grado”. Sono entrambi “oggetti narrativi non-identificati”, creature anfibie tra narrativa e saggistica; entrambi parlano di Africa, fascismo e colonialismo italiano; entrambi sono stati scritti da un membro del collettivo Wu Ming e da un coautore; in ambedue i casi, la “scintilla” iniziale è partita dal coautore.
Point Lenana deve molto ad alcune scelte stilistiche e narrative compiute dai due autori di Timira, e di questo non possiamo che ringraziarli.»

Più volte nel corso del Point Lenana Tour de force sono emerse comunanze e risonanze tra i due libri. Forse sono più che “cugini di primo grado”: forse sono fratelli, anzi, gemelli. Gemelli eterozigoti: di primo acchito non si somigliano, ma si sono formati e sono nati insieme. Figli della stessa fase nella vita del collettivo Wu Ming, perché scritti nello stesso pugno di anni, e dopo il fatidico 2008. Figli della stessa esigenza di allargare, di estendere le collaborazioni, ibridare le scritture e creolizzare Wu Ming.

Gli sviluppi più recenti vengono da lì. La Wu Ming Foundation non coincide più con il solo collettivo Wu Ming ma raccoglie più insiemi che si intersecano: Wu Ming Contingent, Wu Ming Lab etc. Stiamo cambiando, andiamo oltre l’essere-scrittori. Soggetti narratori non-classificabili che producono oggetti narrativi non-identificati.

Il dittico Timira / Point Lenana può essere considerato la prima multi-opera della nuova epoca, proprio come il romanzo L’armata dei sonnambuli (uscita prevista per marzo) sarà il nostro congedo dall’epoca che abbiamo ormai alle spalle. E speriamo sia un congedo in grande stile.
Intanto «camminiamo domandando», scarpiniamo, per raggiungere il cuore che gettammo oltre l’ostacolo.
Che il Grande Altro ce la mandi buona. Prosegui la lettura ›