Esce oggi, per la casa editrice Pendragon, Il diario dell’eroe, raccolta di scritti di Gilberto Centi – poeta, scrittore, performer, giornalista culturale – tra i quali spicca l’opera che dà il titolo al volume, sulla quale Gilberto stava ancora faticando quando la morte gli impedì di proseguire il lavoro, nella prima estate del nuovo millennio.
Ci sono voluti vent’anni, a inseguire scatoloni e riordinare fogli volanti, tra l’Aquila e Bologna, perché questo libro vedesse la luce, e vecchie promesse venissero mantenute. Il grande lavoro di riordino dei materiali si deve a Vincenzo Bagnoli, ma un contributo importante a quest’uscita tanto attesa, lo hanno dato anche Valerio Monteventi, Cesare Ferioli e Mavi Gianni.
Noi abbiamo scritto, per l’occasione, un breve ricordo di quel nostro “fratellastro maggiore”, come già avevamo fatto vent’anni fa, a botta calda, quando ci arrivò la notizia della sua scomparsa.
«Gilberto – scrivemmo allora – appartiene a una stagione delle nostre vite e a un’epoca che forse si è chiusa, perché si potesse dare inizio a qualcosa di diverso. Succede sempre nella storia. Ma ce lo ricorderemo, altroché. E francamente spero che lo faremo ridendo, in tempi interessanti. Quelli che ci ha aiutato a inaugurare.»
I tempi sono senz’altro interessanti. Vediamo se ci riesce anche di ridere. Prosegui la lettura ›