1. Asce di guerra: 18 ottobre
2. Dichiarazione dei diritti e doveri dei narratori
3. Anticipazione: Canard à l'orange mécanique
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1.
Ben ritrovati.
Abbiamo terminato l'ultima correzione delle bozze di Asce di
guerra (Marco Tropea Editore). Raggiungerà le librerie il 18 ottobre. Immagine di
copertina: una composizione di lettere dell'alfabeto laotiano su uno sfondo rosso acceso.
Nell'angolo inferiore sinistro, lo sfondo si "scornicia" rivelando un brandello
di carta geografica (virato in seppia) con la "Linea Gotica" e alcuni paesi
nominati nel romanzo.
Da oggi, alla sezione "Anticipazioni" di http://wumingfoundation.com sono disponibili due
nuovi capitoli in anteprima, il 57 ("Compagnia di disciplina") e il 68 ("7
dicembre 1998").
Alla fine di ottobre Asce di guerra inaugurerà la
sezione speciale "Ultima uscita", con una estesa galleria di immagini
(personaggi e luoghi del libro).
Pochi giorni dopo l'uscita inizieremo il tour di presentazioni,
che si preannuncia intenso. Non appena avremo un calendario definitivo (o comunque meno
provvisorio) lo spediremo come numero speciale di /Giap/.
Nel frattempo siamo tornati al lavoro sull'opus magnum 54,
che abbiamo iniziato poche settimane dopo l'uscita di Q (marzo 1999) e dal quale
riemergeremo (forse) tra un anno.
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2.
Alla pagina di presentazione del sito (per capirci: la prima
dopo la homepage) è disponibile un nuovo testo, che si chiama: "Appunti per una
Dichiarazione dei diritti e doveri dei narratori". E' ancora un'ipotesi di lavoro,
indefinitamente migliorabile. Se credono, i colleghi e le colleghe (ma non solo loro)
possono proporre modifiche e integrazioni. E' ora di "sindacalizzare" la
categoria! :-)
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3.
La Walt Disney Entertainment, la National Security Agency, la
CIA e l'FBI, gli integralisti islamici di Osama Net Laden, un gruppo armato di
ultrasinistra capeggiato da Paperino e Archimede Pitagorico... TUTTI CONTRO TUTTI.
Un CD-Rom "infetto", sequestri, tradimenti,
carneficine.
E' lo scenario del nuovo romanzo breve di Wu Ming (organico al
completo), Canard à l'orange mécanique. Influenzata dai noir politici di
Jean-Patrick Manchette, questa storia si spinge molto oltre Pantegane & sangue.
Il romanzo è quasi finito, ma per il momento non lo metteremo
on line perché stiamo pensando a un altro utilizzo. Attendete con fiducia.
<<Eccolo lì, ignara dei miei propositi, lanatra che
mi tiranneggia da sempre, che mi fa lavorare gratis per pagargli gli interessi su un
debito che non ricordo come ho contratto, anzi, che probabilmente non ho mai contratto,
qualcuno di voi lha mai visto allungarmi un solo dollaro? Guardalo, con cilindro,
palandrana e ghette, come si coltiva limmagine dellultimo capitalista vecchio
stampo, il self-made duck che si è fatto un mazzo così nel Klondike
Quanti
comunisti hai fatto licenziare dalle tue fabbriche, nelle pause tra una storiella
edificante e quella successiva? Quanti crumiri hai assoldato, quanti picchetti hai fatto
sfondare, quanti sindacati hai sciolto, sangue del mio sangue? E quali sordidi traffici
vai organizzando con le multinazionali del bio-tech [...] Sei spregevole, zione. Non mi
sorprenderebbe scoprire che sei un narcotrafficante o che tinculi gli anatroccoli
appena usciti dalluovo.>>
Nota a /Giap/ #16
Un iscritto a /Giap/ di cui rispettiamo la privacy ha
espresso una perplessità sullo stralcio di Canard à l'orange mécanique contenuto
nel n.16 della newsletter. Alleghiamo, con risposta di wuming yi.
Forse altri/e iscritti/e hanno avuto la stessa
impressione, quindi cogliamo l'occasione per precisare meglio i contorni del romanzo, e
accludere un altro stralcio. Capirete sicuramente quale personaggio disneyano (anzi, barksiano:
diamo a Cesare...) sta parlando. Tenete inoltre conto che questi sono estratti di stesure
provvisorie, e sono spediti unicamente per premiare la fedelta' (urca!) a /Giap/ con
un vantaggio sugli altri lettori... anche quando sono fuorvianti (almeno si e' fuorviati
prima di tutti gli altri J )
Grazie per il
feedback, that's all our work is about.
wu-ming
Sono felicemente iscritto al vostro newsgroup e ammiro
ciò che fate, ma, se
permettete un appunto, sperando possa almeno
interessarvi, trovo che il
paragrafetto del romanzo breve allegato al vostro
ultimo messaggio della
newsletter (quello disneyano, per intenderci) sia un
po' di cattivo gusto,
privo di quello straniante sarcasmo che dovrebbe avere,
data la scelta dei
personaggi; l'attualità degli argomenti poi (il
bio-tech), lo rendono
stucchevole e predicatorio. Tutte cose che, unite al
tono del discorso acido
e saputo, annullano l'effetto spiazzante che dovrebbe
avere una critica
sociale, in realtà negli argomenti un pò scontata,
ambientata in modo
bizzarro nel microcosmo disneyano.
Mi permetto di scrivervi queste due righe perché in
altre circostanze avete
aperto agli iscritti alla newsgroup uno spazio per
valutare il vostro lavoro
(vedi i riassuntini di Q); mi rendo comunque
conto della parzialità di un
giudizio espresso su un semplice paragrafo, ma dato che
l'avete scelto come
esemplare del vostro romanzo breve immagino sia
indicativo dell'intero
vostro lavoro.
Sperando di non esservi stato di fastidio vi auguro
buon lavoro e ancora
complimenti.
[risposta:]
Dal contesto generale del romanzo capirai che non è
come dici. Il processo con cui Donald Duck raggiunge l'autocoscienza lo porta ad assorbire
piuttosto meccanicamente slogans storici del movimento operaio, e per tutto il romanzo si
esprime con espressioni tipo: "i lacché dell'imperialismo yankee"[...]
Piu' in generale, non credo sia un salutare esercizio
di critica recensire uno stralcio, che non vuole essere altro che un richiamo
pubblicitario.
Abbi pazienza e verrai premiato.
Nel frattempo, consiglio di leggere Nada di
Jean-Patrick Manchette (Einaudi, Stile Libero Noir), e avrai un'idea dell'approccio.
R.
<<Boondoggle aprì la ventiquattrore e tirò
fuori una grossa cartella di documenti. Mi diede due ore di tempo per darci
unocchiata, poi si eclissò. Era unanalisi del mio personaggio, commissionata
a un team di psicoterapeuti e semiologi. Si erano studiati le mie apparizioni nelle storie
Disney, avevano catalogato tutti i possibili
lapsus e doppi sensi contenuti nelle mie battute, cera persino unanalisi
semiologica del mio vestiario. Ne traevano la conclusione che ero una proiezione di
desideri omosessuali frustrati, probabilmente molti dei miei disegnatori erano gay non
confessi, costretti a lavorare nellambiente sessuofobico e puritano voluto dallo zio
Walt. Troppe rivelazioni per una serata sola: mi risveglio scoprendo di essere
il personaggio (per giunta antipatico) di un fumetto, in un universo bidimensionale creato
da un demiurgo mezzo squilibrato. Per cinquantanni ho vissuto quasi da automa,
recitando battute idiote senza sapere che qualcuno le aveva scritte per me, non sapendo
nemmeno cosa fosse il sesso. Poche ore dopo, non solo mi ritrovo controllato dai servizi
segreti di unaltra dimensione, non solo scopro di avere una sessualità - cosa che
non mancherà di crearmi dei problemi visto che a Paperopoli non chiava nessuno - ma sono
anche
un invertito! Mi piacciono i maschi. Ero sopraffatto, annichilito. [...] Vedi,
ero convinto che la mia fortuna fosse stata solo unillusione, una caratteristica del
personaggio che avevo interpretato. Ma quando siete passati all'azione mi sono sentito
rinascere, mi è tornata la sicurezza di un tempo, e ho avuto unintuizione: tutto
quello che mi è successo è stato voluto dalla fortuna! Tutte le variabili andranno al
loro posto, persino Boondoggle è un messaggero del Fato, ne sono convinto. Ce la faremo,
non possiamo fallire. La società che costruiremo non conoscerà discriminazioni, non
dovrò preoccuparmi perché sono frocio.>>