Indice
di Giap#8, VIa serie - Numeri, dvd, progetti e i colli di Bologna visti
da un inglese - 15 maggio 2005
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GLI UNICI CHE ABBASSANO I PREZZI
Settembre 2000. Asce di guerra
esce per l'editore Tropea. 384 pagine, lire 29.000, pari a €
14,98.
Stando all'Istat, nel periodo 2001-2004 il costo della vita è
aumentato del 9,8%.
Stando però all'Eurispes, nello stesso periodo l'aumento reale
è stato del 22,2%. Nel periodo 2001-2004, la perdita del potere
d'acquisto dei salari è pari al 14,2%.
Maggio 2005. Asce di guerra esce per l'editore Einaudi, in
edizione ampliata e in carta riciclata al 100% senza uso di cloro. 464
pagine, € 13,50.
La mènino pure con l'annosa questione, i tapini. Noi, intanto...
:-)
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ISSUED IN NUMBERS
Lenti, costanti, un mattoncino alla volta,
abbiamo rinnovato il sito. Siete invitat* a dare un'occhiata.
Le nostre statistiche parlano di un costante aumento delle visite. Siamo
a circa 48.000 visitatori unici al mese. Per un sito non quotidiano
è un buon risultato, anche perché chi lo visita ci rimane
dentro a lungo, lo naviga, lo legge, scarica.
Dall'1 aprile 2004 al 14 maggio 2005, il pdf di Q (edizione
italiana) è stato scaricato 4.946 volte. Quello di 54,
3.501 volte. Quello di Asce di guerra, 3240 volte.
Nel periodo 25 aprile - 14 maggio 2005, il pdf di La prima volta
che ho visto i fascisti è stato scaricato 8.655
volte. Questo ci pare un risultato impressionante. Grazie a
tutt*, davvero.
[N.B. C'è chi ci ha spedito testimonianze
di prime volte anche dopo la scadenza. Probabilmente, in un futuro abbastanza
prossimo, metteremo on line un addendo/sequel, con un commento sull'intera
operazione di un giovane storico di nostra conoscenza, specializzato
in ricerche su memoria e antifascismo.]
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54 IN GRAN BRETAGNA
The Times, 14 maggio 2005:
> http://www.timesonline.co.uk/article/0,,923-1609421,00.html
Ecco la traduzione:
LA BANDA DEI
CINQUE
Nel profondo dei colli sopra Bologna, una misteriosa
band di scrittori ha messo a punto un "plot" davvero malvagio
per rovesciare il mondo delle celebrità
di James Eve
|
Se uno credesse a tutto quello che si
è scritto sul gruppo di romanzieri italiani noti come Wu Ming,
penserebbe a rivoluzionari coi denti sporchi di sangue. Con il loro
precedente pseudonimo - quello dell'ex-calciatore del Watford e del
Milan Luther Blissett - hanno pubblicato Q, vasta e sanguinosa
spy story ambientata durante le guerre di religione nell'Europa del
XVI° secolo. E' diventato un best-seller in tutto il Continente.
Certo, l'interesse non era solo per il successo del libro, ma anche
per le attività non-letterarie del gruppo, tra cui, secondo alcuni
reportages mozzafiato, il dirottamento di un autobus notturno a Roma.
Il mistero che circonda il gruppo s'infittisce con il loro rifiuto di
farsi fotografare. "Caro James, non possiamo fare un'intervista
con un fotografo che ci ronza intorno", dice in un'e-mail Roberto
Bui, altrimenti noto come Wu Ming 1. "Niente fotografi, niente
facce, ecco le nostre condizioni". La sua promessa di portarmi
"in un posto sui colli" dopo la nostra chiacchierata suona
vagamente minacciosa. Mi chiedo se non stiano pensando di rapire un
giornalista.
Viene fuori che non c'è da preoccuparsi. L'unico legame tra i
dirottatori romani e questo collettivo di scrittori con base a Bologna
è la scelta dello pseudonimo. Non sanno spiegare l'origine dell'uso
di "Luther Blissett", spiegano che era un nome usato da molti
artisti e hackers a metà anni Novanta, soprattutto per spacciare
notizie false ai media. Inoltre, il loro coinvolgimento col personaggio
Blissett è ormai storia. I quattri membri originari - Bui, Giovanni
Cattabriga, Luca Di Meo e Federico Guglielmi - se lo sono lasciato alle
spalle a fine 1999. Da allora, hanno aggiunto un quinto membro, Riccardo
Pedrini, e assunto il nome di Wu Ming ("Anonimi" in mandarino).
Si presentano solo due membri del gruppo, Bui e Guglielmi. Siamo qui
per parlare del loro ultimo romanzo, 54, uscito in Italia nel
2002 e appena tradotto in inglese. Come Q, è un'epopea
di ampio respiro, anche se l'ambientazione è moderna. Fatta eccezione
per un breve prologo, si svolge tutto nel 1954.
La trama è una formidabile impresa d'immaginazione, si muove
senza sosta tra Bologna, Napoli, la California, Mosca, Dubrovnik e Marsiglia.
Un filone segue un giovane italiano in cerca del proprio padre, ex-partigiano
che diserta l'esercito di Mussolini per combattere coi comunisti e scompare
in Jugoslavia. Un secondo filone segue un mafioso napoletano che progetta
di sottrarre i proventi di un traffico di droga. Ma la storia più
audace è quella che immagina Cary Grant a Palm Springs, stanco
del cinema e pronto a ritirarsi, ma convinto a partire in missione segreta
alla volta della Jugoslavia, per parlare col maresciallo Tito di un
film sulla sua vita, con lo scopo di lusingarlo e allontanarlo ancor
più dall'Unione Sovietica.
Grant non è il solo personaggio storico ad apparire nel libro.
David Niven, Alfred Hitchcock, Grace Kelly, Tito e il capo del KGB,
il generale Serov, fanno tutti dei cameo. Ogni tanto, titoli di giornali
ci offrono istantanee del mondo di quell'anno: la sconfitta dei francesi
a Dien Bien Phu, gli ultimi spasmi del maccartismo e tintinnio di sciabole
in Sudamerica, dove gli USA cercano di proteggere i loro interessi economici.
Infine, disordini civili a Trieste, ancora occupata dagli Alleati a
nove anni dalla fine della guerra.
A tenere insieme tutto c'è un costoso televisore americano, rubato
da una base militare nei pressi di Napoli, che passa da un ricettatore
all'altro, a tratti si fa narratore e si lamenta di quei barbari di
italiani, privi di rispetto per una simile meraviglia tecnologica.
La visione panoramica del nuovo libro (e del suo predecessore), secondo
Bui, riflette il modo in cui è stato scritto: col lavoro di cinque
cervelli. Dice Guglielmi: "Questo tipo di letteratura di ampio
respiro, con molti personaggi e spostamenti intorno al mondo, non è
granché individualistica. Ha una dimensione corale."
Aggiunge Bui: "Un romanzo corale non può essere letteratura
intimistica, a sfondo familiare. Quello è un altro genere, che
ha i suoi estimatori, ma noi non siamo tra questi. Preferiamo mostrare
tutta la complessità della vita, tutte le sue possibilità,
tutti i suoi personaggi. Siamo massimalisti, non minimalisti."
Ci sono già stati esempi di collaborazione letteraria. Qualche
anno fa un gruppo di scrittori irlandesi, tra cui Roddy Doyle e Colm
Toibin, scrisse Finbar's Hotel, romanzo formato da sette storie
vagamente collegate tra loro. I capitoli non erano firmati. Il romanzo
54, però, è collaborativo in un'accezione più
radicale. "Da un punto di vista pratico, non è tanto diverso
dal normale processo di scrittura e revisione, solo che qui le due cose
avvengono simultaneamente", dice Guglielmi. "Per quel che
riguarda la trama, ogni persona ha un compito: tutti scriviamo un capitolo
o una scena, poi mostriamo il testo agli altri, che intervengono, propongono
e fanno modifiche etc. Alla fine, abbiamo un libro scritto da tutti
quanti, già rivisto, pulito. Ciascuno di noi è scrittore
ed editor, è come se le due professioni si fondessero."
Gli scrittori si riuniscono ogni tre giorni per controllare che cinque
stili diversi non lacerino il tessuto del libro. Il procedimento può
essere lento. "Ci occorrono anni per scrivere un romanzo",
dice Bui. "Tre anni per scrivere Q, due e mezzo per 54".
E' un metodo che lascia molto spazio alle "differenze artistiche".
Per Bui, è presto detto cosa renda attraente la scrittura collettiva:
"Ci divertiamo. Siamo una band, non di musicisti, ma di cantastorie".
Bui vede la scrittura collettiva nel contesto di un'antica tradizione
di racconto orale. Tradizione che sopravvive in progetti su larga scala,
come le sceneggiature di Hollywood, ma rara tra i romanzieri. "Lo
scrittore è un cantastorie, come i menestrelli del medioevo,
come i bardi nella cultura celtica - un personaggio che racconta storie
ed è in contatto col popolo. Non vive in una torre d'avorio,
isolato, non ha sentimenti più elevati, quella roba è
parte del mito romantico dell'autore."
E il loro rifiuto di farsi fotografare? Non dev'essere semplice, per
un gruppo di scrittori il cui romanzo d'esordio ha venduto un quarto
di milione di copie in giro per il mondo. Il punto non è l'anonimato,
spiega Bui. Dopotutto, i loro nomi sono sul sito di Wu Ming. E' invece
un modo di contestare la nostra epoca, ossessionata dalla celebrità.
"Non ci interessa il meccanismo dello scrittore come star, come
celebrità. Non ci facciamo fotografare perché riteniamo
le nostre opere più importanti delle nostre facce."
Alcuni membri di Wu Ming avevano poco più di vent'anni quando
iniziarono a scrivere Q. Il nuovo romanzo è un'opera
più riuscita. In Q, spesso i personaggi sembravano schiacciati
dai grandi eventi storici che li circondavano. Lo scenario di 54
non è meno ambizioso, ma c'è una piacevole levità
del tocco. Il ritratto di un Cary Grant stanco del mondo, che tratta
con impazienza il flaccido sosia mandato dal MI6 a impersonarlo mentre
è in missione in Yugoslavia, e poi dilaniato dal senso di colpa
durante la visita alla madre malata a Bristol, è pienamente convincente.
Il libro è anche pieno di allusioni e strizzate d'occhio, uno
humour che in Q mancava. Il televisore americano si fregia
del nome di "McGuffin Electric Deluxe". "McGuffin"
è il nomignolo che Hitchcock dava a un espediente di trama atto
a produrre suspense. "Ho letto un libro ridicolo e disgustoso,
scritto da un certo Fleming", dice Grant al suo amico David Niven,
prima di riassumere la trama di Casino Royale. "Ecco un
libro da cui non trarranno mai un film!", scherza Niven. Il quale,
tredici anni dopo, interpreterà Bond in Casino Royale.
Chiedo loro se non temono di fare errori quando usano personaggi realmente
esistiti, e se non si sentono mai limitati dal ricorso a fatti veri.
"No, non credo", risponde Bui. "Devi infilarti nelle
fessure della storia. Ad esempio, non sappiamo bene cosa fece Cary Grant
nel 1954 durante il suo ritiro dal cinema. Sappiamo solo che andò
in vacanza a Hong Kong, ma per il resto fece una vita molto riservata.
Quel che abbiamo fatto è stato riempire lo spazio vuoto."
Quelle fessure si sono dimostrate terreno fertile. I suoi membri portano
ancora le maschere, ma Wu Ming non è più un nessuno.
54 di Wu Ming è edito da William Heinemann, £16.99.
[Seguiva un estratto dal romanzo, una
grossa porzione del cap. 3 prima parte (le riflessioni di McGuffin prima
di essere rubato)]
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54 NO BRASIL: A CAPOFITTO
NEL COPYLEFT
(De cabeça para baixo no copyleft)
L'editore brasiliano di 54 non
si è limitato ad accettare il copyleft obtorto collo,
come talora capita con gli editori. Dire che ci si è buttato
a pesce è poco! Ha messo su un sito speciale, da cui si può
scaricare il pdf completo, lasciando i propri dati ma anche no. Come
abbiamo detto in un'intervista a un quotidiano paulista, dopo aver spiegato
che la maggior circolazione dei nostri libri ha effetti benefici sulle
vendite in libreria: "Questo funziona bene in Europa. Riguardo
al Brasile, sappiamo che i libri sono troppo costosi per le tasche di
molta gente, non c'è una ricaduta automatica dei download sulle
vendite, e questo fa della Conrad una casa editrice coraggiosa. Non
hanno semplicemente accettato la nostra linea sul copyleft: l'hanno
appoggiata, e ci hanno investito fino in fondo."
Il sito è qui:
> http://www.conradeditora.com.br/hotsite/54/index.htm
[Unico precedente: l'editore olandese
di "54" e (prossimamente) "Guerra agli Umani", Vassallucci,
http://www.vassallucci.nl]
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TORNANDO ALL'ITALIA...
...con le ultime ristampe di Q
e di 54, tutti i nostri titoli pubblicati dall'Einaudi sono
ormai su carta riciclata. Alleluja!
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YOU'RE LAZY
Siamo conosciuti in giro per il mondo,
giusto?
E' appena uscito il DVD (regione 2) di un film che abbiamo contribuito
a scrivere, giusto?
Tale film è stato proiettato in vari festival coi sottotitoli
in inglese, giusto?
Tale film è stato proiettato in rassegne britanniche e nord-americane,
giusto?
Un DVD regione 2 gira su tutti i lettori europei, giusto?
Era dunque prevedibile che il DVD fosse acquistato anche da gente che
conosce noi ma non parla italiano, giusto?
Visto che i sottotitoli in inglese esistevano già, era prevedibile
che li si mettesse anche nel DVD, giusto?
Dopotutto, non costava niente, giusto?
Tutto giusto.
Peccato che, nel DVD di Lavorare con lentezza, di tali sottotitoli
non vi sia traccia.
"I thought this was the case so ordered a copy from internetbookshop.it,
but it only has subtitles in Italian..."
Sì, ci sono solo i sottotitoli in italiano per non udenti. Giustissimo,
ben vengano, ma forse al mondo gli angloleggenti son più dei
sordi...
You're lazy, you just stay in bed.
You're lazy, you just stay in bed.
You don't want no money, you don't want no bread.
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A PROPOSITO DI DVD: THE WEATHER UNDERGROUND
Dal 26 maggio al 13 giugno, in allegato
al settimanale "Carta", troverete in edicola il DVD The
Weather Underground, bellissimo e già celebre documentario
di Bill Siegel e Sam Green.
Tempo fa, ci è stato chiesto di scrivere la quarta di copertina.
Eccola.
"Nel periodo tra il '65 e il '75,
in ogni istante della mia vita e qualunque cosa stessi facendo, ero
consapevole del fatto che il mio Paese stava massacrando milioni di
persone... Questa consapevolezza era più di quanto potessimo
sopportare". Lo dice Mark Rudd, ex-militante dei Weather Underground,
il più famoso gruppo nordamericano di lotta armata. "La
guerra in Vietnam fece impazzire un po' tutti quanti noi", conferma
il suo compagno Brian Flanagan.
Che fare per non impazzire del tutto? BRING THE WAR HOME! Aprire le
ostilità sul fronte interno, trasformare in Viet-cong urbani
i giovani incazzati dei campus. Occorre farlo ora, perché la
rivoluzione è imminente, mica ci vuol tanto a capirlo. Come canta
Bob Dylan: "non serve un meteorologo per capire da che parte soffia
il vento".
Nati alla fine degli anni Sessanta come ala dura della sinistra studentesca,
i Weather(wo)men cercano una sintesi fra "controcultura" (sperimentazione
sessuale, droghe psichedeliche, nuovi linguaggi e "mixed media")
e tradizione rivoluzionaria. "Freaks are revolutionaries, and revolutionaries
are freaks", recita il più celebre dei loro comunicati.
Strane figure di "rivoluzionari di professione", i Meteorologi
entrano in clandestinità nel 1970, firmano una lunga serie di
attentati dinamitardi, fanno evadere di prigione il guru dell'LSD Timothy
Leary (che nel '74 li ricompenserà facendo i loro nomi all'Fbi,
ma su questo gli intervistati glissano con eleganza).
Bernardine Dohrn, Bill Ayers, Mark Rudd e un pugno di altri reduci del
sogno dei Sixties rimangono "sottoterra" per un'intera decade,
i Seventies del riflusso, della disillusione, della nuova apatia. Randagi
per le strade d'America, privi ormai di masse da mobilitare, nel 1980
decidono di "tagliare la miccia" e arrendersi al governo.
In realtà pochi di loro finiscono in carcere: l'Fbi ha raccolto
le prove a loro carico con metodi illegali. Nulla del genere sarà
possibile nell'America a venire, quella del Patriot Act e della "guerra
al terrorismo".
The Weather Underground è un documentario perfettamente
riuscito, emozionante e per certi versi miracoloso, costellato di resurrezioni,
di Lazzari che s'alzano dalle tombe. I leader del movement
di trentacinque anni fa sono lì, vivi di fronte a noi, forever
young. Un nome su tutti: Fred Hampton, leader delle Pantere Nere assassinato
dalla polizia di Chicago. The Weather Underground ci porta
a esplorare i periodi di risacca e pax americana fra un fermento sociale
e l'altro, ci mette di fronte uno specchio e ci aiuta a riflettere sulle
crisi di oggi. Imperdonabile non vederlo.
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ANCORA DVD: "CHE FINE HA FATTO
LUTHER BLISSETT?”
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Sono trascorsi 10 anni dalla prima apparizione
del nome multiplo e icona mitopoietica Luther Blissett. Un primo e intensivo
piano quinquennale di beffe mediatiche, provocazioni no copyright e
percorsi psicogeografici ha avuto come banco di prova soprattutto l'Italia,
dando luogo alla pubblicazione di numerosi libri, fanzine, dischi, ecc.
A ciò ha fatto seguito un più oscuro periodo di 5 anni,
nel corso del quale Luther Blissett è stato sporadicamente avvistato
in diverse parti del globo, infiltrato in un programma radio nazionale
in Australia o in una popolare trasmissione calcistica tv nel Regno
Unito. Ma dov'è ora Blissett? È vivo o morto? Si è
opportunamente ritirato a vita privata, o c'è ancora bisogno
della sua presenza?
Un DVD commemorattivo del decennale cercherà di trovare le risposte
a queste e altre domande, con il tuo aiuto fattivo. Il DVD multimediale
no copyright sarà prodotto da Wot4 Records / The Media Mente
Trash Film Company, in cooperazione con AAA Edizioni, e comprenderà
rari film sperimentali, spezzoni tv d'archivio, film casalinghi, video
a circuito chiuso, molte immagini e testi inediti su e di Luther Blissett,
più la tua personale interpretazione della vicenda Blissett.
- Crea la tua risposta alla domanda “Che fine ha fatto Luther
Blissett?” in un video digitale della durata massima di 5 minuti.
Mettiti alla ricerca di Luther Blissett, scova e intervista i suoi amici
e conoscenti, osserva e sintetizza quanto è vero e quanto è
falso nei media, nella vita, quanto è reale e quanto è
virtuale, sbircia a bassa fedeltà la vita attraverso gli occhi
di Luther Blissett. Componi una canzone ispirata da Blissett e girane
il video rumorista, scova reliquie testuali o visuali di Blissett (documenti
mai visti, testi e immagini inedite), proponi una rappresentazione fantastica
del suo passato recente e dei luoghi che ha visitato, ecc. ecc.
- Inviaci il tuo film in qualsiasi formato, ma preferibilmente su CD
/DVD, entro il 31 Agosto 2005 (il DVD sarà pubblicato entro il
2005). Possiamo trasferire da VHS PAL / NTSC e da qualsiasi altro formato,
ma preferiremmo il lavoro su CD / DVD. Ci riserviamo il diritto di utilizzare
il tuo contributo nella sua interezza o di editarlo e mixarlo con altri
contributi secondo necessità. Ogni autore verrà accreditato
ma il prodotto uscirà nella formula “no copyright”
per usi a scopo non commerciale, come nella tradizione di Luther Blissett.
- Ogni collaboratore riceverà una copia omaggio del DVD. Questo
è un progetto senza fine di lucro, il DVD sarà posto in
vendita ad un prezzo ridotto (“non pagare più di 10 euro”)
per recuperare parte delle spese di produzione. Il DVD verrà
presentato nel corso di speciali concerti /eventi / proiezioni organizzati
in collaborazione con Wot4 Records e AAA Edizioni.
Spedisci i film e video in qualsiasi formato a: Charlie Holmes - Wot4,
Piazza Torrifagiani 14, 50050 Vico d'Elsa (FI)
Spedisci testi e immagini a: Vittore Baroni - AAA, Via C. Battisti 339,
55049 Viareggio (LU)
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MEMENTO NANDROPAUSA
Il 21 giugno prossimo metteremo on line
il nuovo numero di "Nandropausa", la nostra webzine di commenti
sui romanzi che ci sono piaciuti.
Chi volesse spedirci commenti sui titoli segnalati nello scorso numero
(dicembre 2004), ha tempo fino a metà giugno circa.
Per rinfrescarvi la memoria:
> http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/nandropausa7.htm
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ROMANZO TOTALE 2005
Dicono i Kai Zen: "Il gioco comincia
a farsi serio e dobbiamo ammetterlo: ogni volta ci sorprendete per la
passione che ci mettete..."
> http://www.romanzototale.it/
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CINQUE ANNI FA...
[Riceviamo dall'amico e collega Girolamo
De Michele:]
Non c'è bisogno del Weatherman
per sapere da che parte soffia il vento, cantava Bob Dylan: basta sentire
la puzza che porta, aggiungo io. Infatti un certo fetore lo avevo sentito
già 5 anni or sono: ecco la prova (non riesco più a rintracciare
la lettera in rete, ecco perchè non invio il link). Questa lettera
è stata pubblicata sul quotidiano La Nuova Ferrara il
17.11.2000:
Sono un insegnante di storia, e vorrei
dire alcune cose sui libri di storia bollati da un documento compilato
da alcuni studenti di Alleanza Nazionale, recepito dalla maggioranza
dei consiglieri della regione Lazio e fatto proprio dal presidente della
regione Storace. Ho mostrato ai miei alunni uno dei tre manuali "faziosi",
che esporrebbero una versione di parte della storia. Si tratta del manuale
compilato da Giardina, Sabbatucci e Vidotto, ed edito dalla Laterza.
Tra gli autori e i testi antologizzati, relativamente al fascismo e
alla Resistenza, ci sono, tra gli altri: G. Volpe, storico ufficiale
del regime fascista; R. De Felice, storico molto amato (per ignoranza,
più che per cultura) dalla destra; il "Manifesto degli intellettuali
fascisti"; un discorso di Mussolini; le direttive del regime per
la stampa; il testo delle leggi razziali; le testimonianze di autorevoli
esponenti del regime, quali Ciano e Grandi; E. Galli della Loggia, politologo
del Polo; C. Pavone, storico di fede democratica, che ha accettato la
definizione (cara alla destra) di "guerra civile" per la Resistenza;
C. Mazzantini, storico già volontario (non pentito) repubblichino;
un testo di R. Pupo sulle foibe.
Quanto ai crimini del comunismo (parola che secondo l¹on. Selva di
AN non compare nei testi inquisiti), nel cap. 7 chi sa leggere può
trovare elencati tutti i crimini dello stalinismo, e una testimonianza,
tra gli altri, di A. Solzenitsyn. Naturalmente la parola "comunismo"
c'è, cosiccome l'espressione "marxismo-leninismo". Osservo,
per inciso, che invece non trovo né i massacri di migliaia di civili
etiopici (tra cui 500 religiosi copti assassinati nei monasteri) massacrati
nei loro villaggi eppure i cinegiornali dell'epoca mostravano agli
italiani cataste di corpi carbonizzati; né i lager istituiti dai
fascisti italiani in Istria, nei quali gli slavi morivano con le stesse
percentuali degli ebrei nei lager tedeschi.
Evidentemente né gli "studenti", né i consiglieri
del centro-destra, né l'on. Storace hanno letto i libri in questione.
Non so se l'on. Storace, che sino a ieri si compiaceva di affermare
che "il cazzotto rafforza l'idea" (e che infatti cercò
nel 1994 di "censurare" con un cazzotto l'on. Paissan mentre
parlava alla Camera, e che per questo fu espulso dall'aula) sia più
fascista o più ignorante: so però che quando rileggo (per
dovere, ogni anno) libri e manuali della scuola fascista capisco quali
libri non devo oggi, per fortuna, far imparare a memoria ai miei studenti.
Girolamo De Michele
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LO STRISCIONE, LE FOIBE, IL "POST-ANTIFASCISMO"
L'avrete probabilmente già letta
altrove, ma nel dubbio, vi inoltro una notizia riportata in breve dal
sito della Gazzetta dello Sport:
TRIESTINA: MULTA PER STRISCIONE
ANTI 25 APRILE
MA CON ATTENUANTE PER "LA PARTICOLARE REALTA' DELLA CITTA'"
Il
giudice sportivo ha inflitto un'ammenda di 5.000 euro alla Triestina per
lo striscione "25 aprile: lutto nazionale" esposto dai suoi
tifosi nel corso del primo tempo della partita contro il Modena, giocata
lo scorso 23 aprile a Trieste.
Nel valutare l'importo della multa (di molto inferiore ai 20.000 inflitti
alla Juventus per uno striscione analogo dei suoi tifosi), il giudice
ha tenuto conto della "specifica realtà storica di Trieste,
ove nel periodo immediatamente successivo al 25 aprile 1945, vennero compiuti
eccidi di inermi cittadini da parte delle forze partigiane titoiste, sì
da rendere comprensibile che la data del 25 aprile sia vissuta dalla popolazione
triestina come periodo che evoca ricordi drammaticamente luttuosi".
Secondo il giudice, questo elemento "attenua, pur senza annullarlo,
il significato offensivo" dello striscione esposto dal 20' al 32'
del primo tempo e poi rimosso dagli stessi sostenitori, senza intervento
delle forze dell'ordine.
(da www.gazzetta.it)
Non so giudicare sull'entità della multa e sul significato dato
dai tifosi triestini allo striscione (effettivamente ''lutto nazionale''
è un po' vago; gli juventini, più puntigliosi, l'avevano
completato con un paio di croci celtiche), ma il commento del giudice
sportivo è un po' fuorviante (o fuorviato, dipende).
Il testo completo del provvedimento è sul sito della Lega Calcio
(http://www.lega-calcio.it/)
nel Comunicato Ufficiale N. 327 del 3 Maggio.
Daniele
***
[Ringraziamo Daniele. Anche per contrastare
questo slittamento nel delirio, continuiamo a suggerire la lettura del
saggio di Claudia Cernigoi "Operazione foibe. Tra storia e mito"
(KappaVu, Udine 2005). Qui sotto, un elenco (probabilmente parziale)
delle prossime presentazioni:]
Venerdì 20 maggio, (ora e luogo
in via di definizione) a PIERIS (Gorizia). Oltre all'autrice,
interviene Alessandra Kersevan (storica ed editrice).
Giovedì 26 maggio, (ora e luogo in via di definizione) a CIVIDALE
DEL FRIULI. Interviene Alessandra Kersevan (storica).
Venerdì 3 giugno, (ora e luogo in via di definizione) a PIOMBINO
e a LUCCA. Interviene Alessandra Kersevan (storica).
Per dettagli più precisi: Mauro Daltin - Ufficio Stampa Kappa
Vu Edizioni, Via Zugliano 42- 33100 Udine, Tel: 0432/530540 Fax: 0432530140
E-mail: info@kappavu.it
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CHI VUOI COME CANDIDATO SINDACO A
MILANO?
Alberto: - Ciao Wu Ming, questa cosa
qui che abbiamo fatto e' carina, non e' che mi date una mano a diffonderla
scrivendone da qualche parte?
> http://www.cambiamilano.org/
Beh, ok, perché no? :-)
____________________________
NOTA BENE
Per non ricevere piu' Giap o per riceverlo a un altro indirizzo:
> http://www.wumingfoundation.com/mailman/listinfo/giapmail
Per favore, NON chiedete di farlo a noi, la procedura e' completamente
autogestita dagli iscritti.
In data 14 maggio 2005 Giap conta 7677
iscritt*.
"Ho sempre rivolto a Dio una preghiera, che e' molto breve: 'Signore,
rendete ridicoli i miei nemici'. E Dio l'ha esaudita." (Voltaire,
lettera a Damilaville)
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