di Devinder Sharma da ZNet Dopo aver preso il controllo di oltre un terzo delle forniture mondiali di petrolio e ciò dopo una futile ricerca di "armi di distruzione di massa", il presidente americano George Bush sembra pronto a rilevare il mercato alimentare mondiale e ciò anche con l'inganno emotivo in nome della lotta alla fame. Accusando l'Europa di sforzi contrari a nutrire gli Africani affamati col blocco dell'utilizzo di raccolti geneticamente modificati che potrebbero drammaticamente spingere la produttività, l'amministrazione americana ha sparato il primo colpo annunciando formalmente la presentazione di un reclamo al WTO contro l'Unione Europea per il bando quinquennale sui nuovi raccolti biotech. Questo è lo scenario internazionale di una questione sempre più controversa. "I nostri partners in Europa stanno impedendo questo sforzo. Hanno bloccato tutti i nuovi raccolti GM a causa di paure infondate scientificamente" dice Bush."Ci ha spinto molte nazioni africane a evitare di investire in biotecnologie per paura che i loro prodotti vengano respinti dai mercati europei. I governi europei dovrebbero abbracciare - non ostacolare - la grande causa della fine della fame in Africa". Il rappresentante del Commercio Mr Robert Zoellick ha aggiunto che la politica europea è illegale, poiché danneggia l'economia americana, arresta la crescita dell'industria biotech e contribuisce ad aumentare la fame nei paesi in via di sviluppo. La coincidenza con l'attacco frontale all'interno del Comitato di discussione sembra un esercizio apparentemente innocuo per serrare i ranghi intorno alle politiche economiche viziate. I funzionari anziani di WTO, FMI, Banca mondiale si sono incontrati a Ginevra a maggio per deliberare sul modo di portare maggiore "coerenza" nelle loro politiche mediante "la liberalizzazione dei flussi commerciali e finanziari, la deregolamentazione, la privatizzazione e l'austerit di bilancio". Come se le condizioni dei prestiti del FMI/Banca mondiale che hanno costretto i paesi in via di sviluppo ad abbassare le loro barriere commerciali, tagliare sussidi ai produttori alimentari interni ed eliminare le reti di sicurezza per l'agricoltura non fossero abbastanza, l'accordo del WTO sull'agricoltura potrebbe essere usato proprio in modo efficace per permettere agli Stati Uniti - e ad altri 12 paesi esportatori di alimentari - di vendere sottocosto alimenti GM, distruggendo così l'autosufficienza alimentare dei paesi in via di sviluppo ed espandendo i mercati delle grandi compagnie di esportazione di cereali. Le manipolazioni commerciali e finanziarie da sole non sono abbastanza. Già con il controllo stretto della scienza ufficiale - e questa include anche tutta l' infrastruttura della ricerca della scienza agraria nel Nord America - da parte delle multinazionali, l'industria sta ottenendo di continuo che i governi dei paesi in via di sviluppo stanno rimuovendo gli ostacoli alla distruzione della autosufficienza alimentare. Dopo tutto, finché i paesi in via di sviluppo rimangono autosufficienti, i raccolti GM non avranno sbocco. Il punto centrale quindi è non come rafforzare il meccanismo dell'autosufficienza alimentare nei paesi in via di sviluppo, ma come rendere questi paesi dipendenti da alimenti GM prodotti nei paesi ad alta tecnologia. L'aumento dei sussidi alimentari e la risultante vendita sottocosto dei cereali ha già costretto milioni di contadini piccoli o marginali nei paesi in via di sviluppo espulsi dall'agricoltura a traslocare nei ghetti urbani in cerca di una vita servile. L'agricoltura altamente sovvenzionata in America e a questo riguardo l'OCSE sono la radice di fame, privazioni e povertà crescenti nella maggioranza dei paesi del mondo. Gli alimenti GM, prodotti dalle compagnie del biotech, inaspriranno ulteriormente la crisi alimentare - elimineranno nel processo non la fame, ma gli affamati. Ironicamente, sono la carestia, la fame e le bugie di accompagnamento che sono diventati i temi della campagna per spingere raccolti ed alimenti GM indesiderati ed ad alto rischio. In India dove la fame coesiste con le eccedenze di cibo, l'intera comunità scientifica (insieme all'industria) è occupata a distogliere l'attenzione nazionale dai pressanti problemi dell'insicurezza alimentare per promuovere la biotecnologia. I raccolti indesiderati - come il cotone BT e la senape GM - sono stati promossi ingannando i contadini ingenui con le bugie. Il Segretario del Dipartimento di Biotecnologia ha assicurato che il cotone BT ha un aumento nella resa dell'80%. Ha perfino detto che la patata GM (che ancora sotto sperimentazione) conterr il 40% di proteine. In realtà il cotone BT non aumenta la resa (neanche in Cina che ha un'enorme area destinata a raccolti GM e dove gli impatti negativi hanno cominciato a mostrarsi) e la patata GM contiene solo circa il 2.5% di proteine. A livello internazionale l'offensiva globale è stata costruita intorno alla coercizione. Perciò, tre ministri di ciascuno dei 180 paesi invitati - quelli del Commercio, dell'Agricoltura e della Salute - si riuniranno a Sacramento in California dal 23 al 25 giugno. L'invito, che viene dal Segretario americano dell'Agricoltura, Ms Ann Veneman, ha essenzialmente lo scopo di istruire (in realtà di intimidire) questi rappresentanti democraticamente eletti sulle virtù degli alimenti GM e sul perché devono sostenere la lotta delle grandi industrie americane contro la fame nel mondo, o altrimenti sul perché devono restare tranquilli. Ann Veneman spiegherà le conseguenze - sia economiche che politiche - del non accettare i frutti della tecnologia estrema, come viene chiamata familiarmente l'ingegneria genetica. Le macchinazioni patenti e velate per spingere alimenti GM nocivi e rischiosi sono cominciate dieci anni fa. Gli Stati Uniti si sono finora opposti al protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, che stato firmato da oltre 100 paesi e che si proponeva di assicurare attraverso leggi e regolamenti internazionali che i paesi avessero la necessaria informazione per fare scelte consapevoli su alimenti e raccolti GM. Con l'apparire sulla scena del WTO, il protocollo di Cartagena è diventato insignificante. Dal momento che la Convenzione sulla diversità biologica (CBD) non è stata ratificata dagli Stati Uniti, non esiste alcun obbligo di seguire il Protocollo sulla biosicurezza. Nello stesso tempo la ricerca agraria, che è stata utile per l'introduzione dell'autosufficienza alimentare in molti dei paesi in via di sviluppo nell'era della rivoluzione post-verde, è stata gradualmente smantellata. Il Gruppo Consultivo sulla Ricerca Agraria Internazionale (CGIAR) è esso stesso sotto la tremenda pressione delle multinazionali dell'agri-business, che lo vedono come il principale ostacolo al processo di controllo e manipolazione. Con lo spostamento delle priorità della ricerca dalle esigenze nazionali al servire l'industria biotecnologica, come in India, sarà solo una questione di tempo prima che i paesi in via di sviluppo comincino a tornare agli spaventosi giorni dell'esistenza drammaticamente precaria. Perfino gli aiuti alimentari sono usati per spingere alimenti GM. Non si tratta più dei bisogni umanitari delle popolazioni affamate, ma degli interessi commerciali delle multinazionali. Dapprima cercando uno sfogo per il suo surplus alimentare attraverso il progetto del pasto di mezzogiorno per i bambini africani (nutrizione forzata attraverso il World Food Programme), poi gli USA hanno letteralmente estorto a 4 paesi africani il consenso ad accettare alimenti GM al culmine della scarsità di cibo che persisteva nell'Africa centrale e meridionale nel 2002. Hanno perfino provato a costringere la Croce Rossa Internazionale ad acquisire alimenti GM indesiderati come parte di un soccorso internazionale così da nutrire gli affamati. Comunque non ha funzionato. Zambia e Zimbabwe hanno guidato la resistenza contro gli alimenti GM, dicendo che preferirebbero che i loro poveri morissero, piuttosto che nutrirli con cibo nocivo alla salute. Nel frattempo, anche il Sudan ha deciso di non accettare aiuti alimentari GM. Gli USA hanno perciò trovato il modo di costringere i paesi africani alla sottomissione. Il senato statunitense ha approvato il progetto di legge "Gli USA contro HIV/AIDS, tubercolosi e malaria, legge del 2003" (HR 1298), che in modo diplomatico (chiamandolo 'senso del congresso') collega l'aiuto finanziario per combattere HIV/AIDS con l'accettazione di alimenti GM. Il paragrafo 104A afferma che "gli individui affetti da HIV hanno più alte esigenze nutritive rispetto agli individui non affetti da HIV, particolarmente riguardo al bisogno di proteine. Inoltre, è provato che il pieno beneficio della terapia di trattamento dell'HIV/AIDS non può essere raggiunto dagli individui malnutriti, soprattutto donne incinte e che allattano". La frase successiva dice: "E' perciò il senso del Congresso che l'assistenza alimentare degli USA dovrebbe essere accettata da paesi con larghe fasce di popolazione affetta da HIV/AIDS, particolarmente i paesi africani, per aiutare a nutrire questi individui". Questo non è uno sforzo isolato. Tornando indietro al 1986, gli USA hanno emanato una legislazione chiamata Emendamento Bumper, che proibiva "attività di sviluppo agricolo, consulenza, conferenza o tirocinio in relazione con la crescita e la produzione in un paese straniero di una derrata agricola per l'esportazione che potrebbe competere con una derrata simile cresciuta o prodotta negli Stati Uniti". Come risultato, il sostegno americano alla ricerca e allo sviluppo dei raccolti, che competevano con quelli degli USA fu fermato. Con i programmi di ricerca nazionali che chiudono per scarsità di fondi, il campo è ora aperto alla presa di possesso dell'industria biotech. Per spingere i raccolti GM un altro sistema è stato creato. La fondazione Rockfeller, in collaborazione con l'Istituto Madison, ha lanciato un progetto chiamato "Iniziativa Madison". Sotto la veste di aiuto e sostegno umanitario, essa ha lo scopo di spingere i raccolti GM per superare la crescente insicurezza alimentare derivante dall'aumentata vulnerabilità delle economie colpite dagli effetti di HIV/AIDS. La premessa di base essendo che l'HIV/AIDS ha preso un pesante pedaggio di maschi robusti nelle campagne di gran parte dell'Africa. Come risultato, non è rimasta abbastanza forza lavoro nelle aree rurali per assicurare operazioni agricole come l'irrorazione dei pesticidi. Perciò, questi paesi devono accettare raccolti GM come il cotone BT che essi dicono richiedere meno pesticidi! Questa meravigliosa iniziativa stata portata a termine dal CGIAR come partner attivo. Era tale la disperazione che gli scienziati agrari hanno incontrato l'ex Presidente del Kenya Moi che ha accettato di sostenere ufficialmente l'"Iniziativa Madison" da estendere in seguito ad altri paesi africani, incluso il Sudafrica, e poi all'India, il Pakistan, il Bangladesh, la Thailandia e altre parti del Sud Est asiatico, per spingere il loro caso. Mai nella storia passata nessun governo si intromesso per costringere il mondo e ciò anche letteralmente nell'accettare ciò che produce già in gola. Mai prima il mondo è stato costretto ad accettare tecnologie (comunque rischiose potessero essere) inclusa l'energia nucleare, in nome dei poveri, degli affamati e dello sviluppo sostenibile. Mai prima nessun paese ha provato a nutrire a forza un continente affamato creando un falso scenario di una carestia imminente, che non si è mai verificata. Mai prima la scienza e la tecnologia sono state sacrificate in un modo tanto vergognoso sull'altare della crescita commerciale e dei profitti. Il mondo ha dimenticato il vecchio adagio cinese "Se vuoi nutrire un uomo per un giorno dagli un pesce. Ma se vuoi nutrirlo per tutta la vita, insegnagli a prendere il pesce". L'abilità di prendere il pesce o in altre parole di produrre cibo localmente, è stata gradualmente distrutta. Gli affamati aspettano ora di comprare cibo dalle compagnie biotech. E in ciò risiede un pericolo mortale. |