OPERAZIONE TRASPARENZA
2005: QUANTO VENDIAMO? Sovente
- in pubblico e in privato - ci è toccato rispondere a domande
del tipo: ma quanto ha venduto il tal libro, quanto ha venduto il
tal altro, qual è andato meglio tra questo e quello etc. Di
solito, poiché non ci portavamo appresso rendiconti annuali
e documenti vari, rispondevamo approssimando, facendo cifra tonda,
elencando il numero di ristampe e - sempre approssimando - di copie
per ristampa.
L'anno scorso ci siam detti: che diamine, facciamoli, 'sti conti,
e diamo la cifra esatta per quanto possibile. Operazione trasparenza.
Un lettore/lettrice dovrebbe avere il diritto di sapere esattamente
quante altre persone hanno comprato (e forse letto) un libro a cui
tiene, al di là delle fregnacce che si leggono sulle fascette
o nei riquadri pubblicitari: "300.000 copie in un solo giorno!",
"Un successo da un milione di copie!" e frottole del genere.
Non credete MAI alle fascette, nemmeno alle nostre.
Siamo in possesso dei dati di vendita italiani, aggiornati (nominalmente)
al 31 dicembre 2004. I dati relativi al 2005 arriveranno nell'estate
2006, e così via.
Quanti avessero dei dubbi sull'onestà dei suddetti calcoli
possono richiederci fotocopia della documentazione, da ricevere in
contrassegno. |
Partiamo da Q. La prima edizione
Einaudi arriva in libreria il 2 marzo 1999. Alla
fine di quell'anno, ha venduto esattamente 31.469 copie.
Nel 2000 ne vende altre 17.675.
Va segnalato che nel corso di quell'anno, su nostra proposta e spinta,
esce l'edizione attualmente in libreria, con la "Q" di
De Pacioli in copertina + appendice di immagini commentate, in un
formato (cm. 14 x 21,5) che preannuncia quello della sottocollana
"Stile Libero Big" (ancora di là da venire) . Il
dato del biennio 2000-2001 (e, in misura minore, quello degli anni
successivi) è dunque "misto", cioè somma
rimasugli della prima edizione e copie del "quasi-fuoricollana".
Va altresì segnalato che all'inizio del 2000 il file di Q
viene messo scaricabile sul nostro sito e su liberliber.it,
donde lo si continuerà a scaricare negli anni successivi.
Nel 2001, Q vende 12.322 copie. Nel 2002, altre 17.345. Nel 2003,
altre 12.876.Nel 2004, altre 15.463
Tirando le somme: 107.150 copie delle varie edizioni Einaudi
vendute in 69 mesi di presenza in libreria (media 1552 al mese).
Nel frattempo c'è stata un'edizione del book club Mondolibri
(tiratura: 3000 copie) e, soprattutto, c'è stata l'edizione
"one shot" de I Miti ["one shot" significa
che, una volta esaurita, non viene ristampata], tiratura 120.000
copie, presto esaurite. Accorpando i dati delle varie edizioni,
risulta che Q ha venduto all'incirca 227.000
copie. |
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Passiamo
ad Asce di guerra, scritto
insieme a Vitaliano Ravagli e uscito per Tropea il 20 settembre
2000.
Questa è una storia più complicata: la prima edizione
ha un successo incredibile, con 14.220 copie vendute dall'uscita
alla fine dell'anno (una stupefacente media di oltre 3500 al mese).
C'è subito una ristampa, ma poi l'editore smette di spingerlo,
la ristampa è distribuita poco e male (nei quattro anni successivi
venderà solo altre 2690 copie!), scazziamo di brutto e ci
riprendiamo i diritti. Nel 2005 lo ripubblica Einaudi, i primi dati
li avremo l'anno prossimo.
Il totale è quindi 16.910 copie.
Impossibile calcolare la media mensile dell'intero periodo 2000-2003.
"Volutamente
duro, premeditatamente demistificatorio, responsabilmente ideologico.
E pertanto non è un libro "raffinato"... Il tema
dell'irregolarità, di una contro-storia scevra persino dalle
illusioni degli indirizzi culturali alternativi al togliattismo,
di un'idea di "perdente" meno nobile e più ruvida
di quanto abbia prodotto la vena storiografica dell'altro
movimento operaio." (Geraldina Colotti su Il Manifesto) |
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Havana
Glam, il romanzo solista di Wu Ming 5, è pubblicato
a metà settembre del 2001 per un piccolo-medio
editore indipendente, Fanucci.
Alla fine del 2004, poco più di tre anni dopo, ha venduto
9024 copie così ripartite:
6547 dell'edizione hardcover, 2476 della riedizione in tascabile.
La media mensile è 231 copie al mese. Per un romanzo di fantascienza
(benché non solo) pubblicato da un piccolo editore, si tratta
di una cifra di tutto rispetto.
"Documentatissimo, al punto da rendere difficile al lettore
distinguere i dati reali dalle invenzioni, Havana Glam è
una macchina narrativa ben oliata anche se complessa, che soddisfa
il gusto degli amanti del romanzo d'azione e d'avventura ma serve,
in fondo, a dimostrare due tesi care ai Wu Ming: che non esiste
alcun eterno ritorno dell'uguale, che la storia è un continuo
gioco di possibili; e che l'informazione e la cultura popolare sono
fattori di conflitto sociale spesso più determinanti delle
armi e della politica." (Antonio Caronia su L'Unità) |
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54
esce il 6 marzo 2002.
Abbiamo a disposizione i dati del 2002, 2003 e2004,
rispettivamente 29.198, 2.600 e6.335 copie.
Il totale è di 38.133 copie
in 33 mesi di presenza in libreria. La media è 1155 al mese.
"Non chiedetemi come ha fatto il clan Wu Ming ad assestare
questo secondo colpo. So soltanto che la loro miscela di inusuale
satira e farsa estrema è frizzante come la bottiglia del
miglior prosecco di una cooperativa vinicola." (Boyd Tonkin
su The Independent, Regno Unito).
"This
new work amply confirms Wu Ming's talent. What emerges is an epic
about identity and celebrity, communism and corruption. A stupendous,
charming, provocative and profound novel. It makes most modern books
seem paltry in comparison." (Stuart Kelly su Scotland on
Sunday) |
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L'antologia
Giap! a cura di Tommaso De Lorenzis esce nel marzo
2003.
Alla fine dell'anno ha venduto 12.160 copie. L'anno dopo ne vende
416. Totale: 12.576 copie. Ci dicono
che è un numero di copie altissimo, per un saggio.
[L'antologia precedente, Totò,
Peppino e la guerra psichica 2.0 di Luther Blissett
(uscita per Einaudi nella primavera del 2000) ha venduto 9.813
copie nell'intero periodo 2000-2004.
"...fa conoscere il pensiero e le pratiche di Wu Ming meno
note agli esclusivi frequentatori di librerie: esce infatti nella
collana Stile Libero un azzardo che però rende finalmente
giustizia a tutta l'attività del gruppo. " (Loredana
Lipperini su La Repubblica)
"...libretto
orrendo e demagogico... cecità faziosa e, in fondo in fondo,
fascista." (Massimiliano Parente su Il Domenicale,
settimanale fondato da Marcello Dell'Utri) |
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Guerra
agli Umani, romanzo solista di Wu Ming 2 esce il 6
aprile 2004.
Alla fine dell'anno ha venduto 23.056 copie.
Media mensile: 1921 copie.
"GaU risponde perfettamente agli intenti di Wu Ming
2 di incrociare Voltaire ed Elmore Leonard, raccontando Candide
con i toni della crime novel, condita di molta ironia e
mai lontana dalla condizione militante della band." (Loredana
Lipperini su La Repubblica)
"Un
racconto corale, dove ognuno canta la sua storia, e le storie si
incontrano, si intrecciano, si fondono in altre storie e in un unico
affresco. Epica e ironica insieme, Guerra agli umani tratta la nostalgia
come spinta a trovare il proprio stile di vita - fosse anche bislacco
e perdente come quello di Marco - e modella la denuncia dello scempio
che il genere umano perpetra nei confronti della natura e dei propri
simili come creta per dare forma a personaggi e vicende in un plastico
fantastico, un po' reale e un po' surreale." (Stefania Scateni
su L'Unità) |
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New
Thing, romanzo solista di Wu Ming 1, esce il 26
ottobre 2004.
Alla fine dell'anno ha venduto 21.632 copie.
Media mensile: 7210 copie.
"New Thing è un libro bellissimo e difficile
da descrivere. L'autore preferisce chiamarlo 'oggetto narrativo',
anche se sulla copertina è specificato il genere: romanzo.
In realtà, è un libro sul jazz, sul razzismo, sui
movimenti radicali americani, è un'inchiesta musicale e naturalmente
un libro storico." (Brunella Schisa su Il Venerdì
di Repubblica)
"L'aspetto
politico è solo uno dei molti livelli di lettura possibili
di questo libro, che può essere gustato benissimo come un
thriller incalzante dal montaggio frenetico, continuamente frammentato
in una polifonia di personaggi che portano ognuno la propria tessere
alla soluzione del puzzle. Instancabile e continua, risuona in tutte
queste vicende la musica rabbiosa e senza compromessi di musicisti
come Albert Ayler, Ornette Coleman, John Coltrane... Wu Ming 1 ne
parla con l'affetto che dimostra una lunga frequentazione con questo
mondo e con i suoi codici espressivi, e leggendo ci si sente partecipi
dello stesso entusiasmo, si sente soffiare il vento della novità."
(Carlo Boccadoro sul "Tuttolibri" de La Stampa)
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