N.B. Questa distesa di commenti è un campionario di "fossili" da web. Tra le pagine più antiche di questo sito (e mai "rinfrescate"), risalgono a cinque-quattro anni fa. Wumingfoundation.com era mooolto rozzo e primitivo: niente css né javascript né php, solo crudo html statico coi comandi "classici", <font>, <p>, <b> etc. Immagini cacciate in fretta in mezzo al codice, a volte "scalettate". Incoerenza di stili del font: verdana, arial, helvetica... La vita era meno elegante, prima dei css.
Quando ci arriveranno nuovi commenti, creeremo nuove pagine (the way we do it today) e a queste si giungerà mediante link. Grazie per l'attenzione. (WM, aprile 2005)

Asce di guerra: commenti dei lettori
dal 9 al 23 gennaio 2001
 

[...] Come romanzo, Asce di Guerra è decisamente inferiore a Q: i vari filoni narrativi non si intrecciano, si limitano a scorrersi accanto, ed il finale è decisamente anticlimatico. Ma la quantità di materiale interessante (e spesso  raccapricciante) è immensa.
La difficoltà per molti potrebbe essere questa, l'esasperato ed a volte sospetto machismo della storia: riuscire a leggere un romanzo in cui i comunisti staliniani sono i buoni, in cui vecchi partigiani nella parte di se stessi raccontano con orgoglio di quanti fascisti hanno ammazzato, in cui i carabinieri di Scelba commettono crimini disgustosi e fanno una brutta fine, in cui la guerra è una triste necessità. Talvolta si ha un sospetto di trendiness, del tentativo di creare un nuovo trend, piuttosto che ricalcare quelli di moda. Nuovo ma sempre moda, voluto anticonformismo, ricerca della marginalità. Ma alla fin fine, gran leggibilità e, in un certo senso, divertimento.
Ora, personalmente ho sempre considerato con il massimo sospetto quel genere di persone capaci di vedere un film di Rambo o leggere un libro di Tom Clancy come storie d'azione (ah, a me della politica non frega un cazzo, mi piacciono le storie americane perchè cianno il ritmo) e non come la propaganda politica che sono in realtà: o sono ragazzini ingenui o adulti in malafede. Ma se lo pensano sul serio non dovrebbero avere difficoltà con Asce di Guerra dove le battaglie, sull'Appennino o nella giungla laotiana, sono veramente appassionanti.
(e insomma, se proprio vogliamo essere cool e trendy e anticonformisti a tutti i costi, c'è poco da fare: Ultime Lettere di Condannati a Morte della Resistenza sarà sempre meglio di Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo, Beppe Fenoglio meglio di Henry Miller, il barbera meglio della coca cola).

Moritz Benedikt
Qoelet (Ecclesiaste) 7, 15-17




 

Cari della WuMing etc,
non avevo letto Q perchè quando tutti i miei amici leggono un libro e dicono devi leggerlo io ho un moto
di diffidenza. Poi ci sono alcuni libri che tengo da parte per la vecchiaia, poi ci sono alcuni libri che
avrei tanto non aver mai letto per poterli leggere ancora. Avete presente quando dite a qualcuno che
Stephen King è uno dei più grandi scrittori viventi e quello vi guarda strano? Io non provo nessun desiderio di spiegargli perchè, io semplicemente lo invidio perché non lo ha mai letto e ha mesi e mesi di piacere davanti a sè se solo volesse. E così con James Ellroy etc.
Insomma, il colpo definitivo me lo ha dato un'amica con i piercings che non legge libri nemmeno se la pago un tanto a pagina mi ha detto anche lei devi leggerlo, e io ancor di più me ne sono tenuta alla larga.
Infine, quest'anno, un ragazzo molto carino me lo ha regalato. Così, me lo ha portato e messo sul tavolo. Siccome è carino ma fighetto, io ancor di più ho pensato no no non lo leggo e ho riletto Princess Daisy di Judith Krantz per sfregio.
Poi sono partita per l'India, e siccome i libri quando si viaggia da soli non sono mai abbastanza, me lo sono portata dietro. Ragazzi!!!!! Lo ho letto sulle corriere dove il mio vicino era un maialetto peloso,
lo ho letto in macchina, lo ho letto in albergo e seduta per le strada fra sante vacche e santi polli.
Non riuscivo a mollarlo. Mi turbinavano in testa tutti gli anni settanta e gli ottanta e anche un sacco di
cose che non vorrei ricordare ma mi ricordo lo stesso.
Sono tornata e ho comperato fin dall'areoporto Wu Ming. Amici miei, sono una scrittrice ma questi libri sono scritti così bene e sono così sangugni che ho già un blocco creativo per indegnità [...] Ho finito "Asce di guerra" anche se era violentemente insidiato da On Writing di Stephen King. Le storie sono bellissime epperò: cazzo! ho studiato anche io la storia del partito! quindi per quanto abbia apprezzato lo stile disinvolto devo ammettere che sull'Indocina ho fatto un bel po' di lettura trasversale.
Stavo per mandarvi senza scopo alcuno che non di condivisione un grande racconto porno-pop
avventurosissimo che ho scritto a due mani con un perfetto sconosciuto via e-mail quest'estate -
scrivevamo un pezzo per uno - ma poi mi son detta: il porno sarà intimismo borghese? o grande letteratura di genere, come penso io?
Ultima notazione: capisco che vi sentiate politicamente in colpa per il fatto che le storie sono
di maschi, ma vorrei rassicurarvi: potete smettere di infilare ogni tanto in bocca a personaggi e testimoni la frase paraculissima "le donne sono state fondamentali, senza di loro non avremmo combinato niente" perché ormai siamo passate oltre e sappiamo di essere grandi e senza di noi non combinate niente oppure disastri. Leggo volentieri storie solo di maschi, e come me molte altre. Leggo Cormac McCarthy e lo trovo grande anche se le donne contano meno dei cavalli a meno che non vengano uccise o non la diano (brevemente, s'intende). Fa lo stesso, ok?
[...] Lo fate anche in Q, mica solo in Asce di guerra, lo fate senza mettere la frasetta ma il sentimento che c'è dietro è uguale. Non volevo essere polemica, solo prendere un po' per il culo.
I partigiani si guardano bene dal raccontare quanto sono state feroci, e felici di esserlo, le donne nella
lotta armata. Ma lo sono state, erano delle dure tremende, e anche a loro piaceva l'avventura, e la
libertà, perché son cose che piacciono a tutti. Per le donne tornare a casa sì che è stato un vero disastro, una sconfitta doppia. Una sindrome che conosco bene: i compagni che hanno fatto la lotta aramta negli anni '70 e '80, i maschi intendo, bene o male si sono riabituati a una vita "normale". Ma per le donne è stato difficilissimo, e sono quelle che hanno ancora adesso vite più irregolari, che sono più border-line, disadattate, furenti etc. [...]

R. F., 9, 14 e 16 gennaio 2001

[...] il libro mi è piaciuto per la sua sfacciata capacità di "fare ideologia" forzando, ma non sgretolando la struttura letteraria, anzi piegandola artisticamente alla bisogna.

G.C., 23 gennaio 2001

Tributo a Vitaliano Ravagli e Wu Ming:
 


OMBRE DI GUERRA   (lato A)

 
 " Vedrò rappresentare la stessa trama,con altre storie da inventare raccontare, su questo tempo,
ora alle porte dell'ignoto busserà e,come l'aria,
resterà...sospeso per un pò , in bilico , figurati
se m'aspetto altro mo, vorrei capire se è il tempo
di morire attraverso un altro impatto, attraverso
zone a nord del mio stesso battito.....però non sento piu' il respiro  soltanto panico o un altro scherzo del destino!? giochi di parole se non sbaglio,
sta di fatto che penso troppo spesso allo stesso male
che ancora brucia dentro e piano torno su i miei passi,
gli stessi che hanno segnato il mio cammino ,è vero,
ci penso ancora ed è tutto molto strano.....per ora
attendo inerme il ritorno del sereno.

Vedrò cose che nessuno ha visto prima, strane come sottoeffetto da morfina, sarà piu' lento il tempo,
lento fermo e conforme a suoni dub zero bpm, emme
come movimento masticando  saltare un fosso  sentire il botto,
provo a immaginare la mia assenza  la mia perfezione,
in tre parole  zero forza gravitazionale,
niente è piu' normale   niente piu' è normale di questa
storia  intrecci persi riflessi nella memoria
è già lontana , mentre la racconto , il mio odio
riaccende un fuoco spento.
Sto per innescare un sistema di distruzione o forse
arginare la frana al centro della mia disperazione
per attraversare in un attimo
la linea d'ombra a nord del mio stesso battito."
 
 

OMBRE DI GUERRA   (lato B)

Il vento che mi spinge alla deriva,
aspetto l'onda d'urto  non c'è segnale  nessuna sintonia  nel mare aperto sento solo il lamento di anime spente  come quando fuori piove,
il vuoto intorno a me è incolmabile insopportabile indefinibile, cedo al ricatto di falsi sentimenti spenti stranamente vivo uno stato di assoluto conflitto
non capisco ed è per questo che rifletto:
se il fuoco lento brucia piu' veloce del tempo,
se siamo ancora in piedi, come vedi ,vado fuori tempo
attenzione il fuoco lento aumenta la tensione
tocco il fondo  senza nessuna reazione ed ho
paura di morire, anche quando tento invano di restare a galla  la rabbia fuoriesce come lava lungo il cammino
e non si ferma l'odio....è sempre piu' vicino."

R.C.

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