N.B. Questa distesa di commenti è un campionario di "fossili" da web. Tra le pagine più antiche di questo sito (e mai "rinfrescate"), risalgono a cinque-quattro anni fa. Wumingfoundation.com era mooolto rozzo e primitivo: niente css né javascript né php, solo crudo html statico coi comandi "classici", <font>, <p>, <b> etc. Immagini cacciate in fretta in mezzo al codice, a volte "scalettate". Incoerenza di stili del font: verdana, arial, helvetica... La vita era meno elegante, prima dei css.
Quando ci arriveranno nuovi commenti, creeremo nuove pagine (the way we do it today) e a queste si giungerà mediante link. Grazie per l'attenzione. (WM, aprile 2005)
Commenti ad Asce di guerra
aprile-maggio 2001
Ho regalato Asce di guerra ad un amico perchè il padre è stato partigiano in Valtellina e con lui s'era parlato dell'immediato dopoguerra, di chi non aveva deposto le armi,... Appena scartato il regalo gliel'ho sequestrato e letto d'un fiato. Bravi! uno splendido lavoro, non vedo l'ora di riabbracciare mio nonno e dirgli "parlami della guerra".
di lavori così ne servirebbero a centinaia: "Sì, dio boia, avanti"
Con simpatia ed un po' di rabbia in più, M.
Caro Vitaliano, cari Innominabili, ho appena letto _Asce di Guerra_ (e d'un fiato, come tutti quelli che).
Parlerò, in questa mia lettera, a Vitaliano e a tutti quei giovinastri racchiusi sotto l'etichetta di Luther Blissett e di Wu-Ming. Farò un po' di confusione, lo prometto, affinché sembri tutto scritto in stato di ubriachezza o quasi.
_Asce di guerra_ mi ha fatto piangere, mi ha esaltato, mi ha messo una tristezza tremenda addosso. Sono un giovane (giovaneee? ho già 30 anni, cosa che pochi di quelli che non li hanno ancora potranno un giorno dire, immagino). Sono un "giovane", dicevo, un VITELLONE come quasi tutti noi "giovani" e ormai anche come la maggior parte dei non più giovani.
Un impegno, un odio come quello di Vitaliano è per me impensabile. Grazie a Dio, ma anche ai suoi faccendieri sulla terra (ché senza di essi Lui da solo non ci sarebbe riuscito mai) i vari milioni di extracomunitari clandestini che si trovano in Italia, in Europa E NEL MONDO non sanno dove rivolgere quell'odio che - loro sì - potrebbero rivolgere contro i vecchi "fascisti" e i nuovi.
Il loro sogno è comunque di mangiare McDonald's e bere Coca Cola. Quindi si meritano il loro desolante destino.
Metto la parola "fascisti" tra virgolette perché non tutti sono veri e propri fascisti. E poi chi sono i veri fascisti?
Lo so, quelli che tu odii. Ma per gli altri che leggeranno questa lettera? Per quelli che tu gratifichi d'un tale titolo? Allora mettiamoli tra virgolette, 'sti fascisti in senso lato, e tiriamo innanzi. Secondo me anche chi mangia McDonald's è in senso lato "fascista", perché fa parte di.
Mio nonno invece era Fascista, volontario di guerra in Ispagna. Da mio nonno ho ereditato dei valori in cui credere: Patria, Famiglia, Razza, Onore, &c &c &c. Tutte cazzate, mi dirai. Beh, di sicuro non sono cose tangibili su cui si possa fare un ragionamento compiuto. Sono concetti che o ce li hai nel sangue o non ci capisci dentro un cazzo. Se non te li dà qualcuno che li ha vissuti sulla sua pelle (e su quella degli altri, eh eh eh), come mio nonno, questi valori non sono sinceri. Sono solo fanfaluche appiccicate lì come coriandoli, che possono volar via al primo vento di destra o di sinistra. E di sicuro se non sono ben piantati questi valori vengono estirpati dalle letture di certi storici & narratori.
Presenti esclusi, d'accordo?
La maggior parte infatti dei "fascisti" e dei "comunisti" è fascista o comunista per odio o per voglia di aggregazione. Come le pecore, che infatti sono pecore per voglia di aggregazione, altrimenti sarebbero capre, mucche o altri animali (ops, devo aver scritto una cazzata, un'altra, ma si capisce lo stesso). Oppure per familiare retaggio.
Ma questo problema non è né mio né di Vitaliano. E qui ci sta un inchino al suo coraggio come combattente. E alla sua onestà come narratore, laddove ammette che all'inizio era soltanto schierato, e poi il Partito gli ha dato la coscienza politica. E un inchino alla mia lucidità politica, alla consapevolezza di essere dalla parte giusta, quella vincente. I miei buoni del tesoro degli Stati Uniti mi fruttano venti milioni ogni tre anni per ogni cento milioni investiti!
Di vera coscienza politica ce ne è veramente poca. Il Partito ha chiuso le scuole di Partito. Mossa geniale. Pochissimi hanno letto Marx (se non il _Manifesto_, testo estemporaneo e provvisorio di un momento politico). E in Italia soltanto Vitaliano e pochi altri possono condividere certe radicalità marxiane. Apprezzabili solo dopo aver letto molto Marx, o per odio come Vitaliano. Non basterebbe avere un'infarinatura di teoria del plusvalore. Che del resto non ha nessuno o quasi.
Leggo spesso le rivistucole dei sinistri e vi trovo quasi sempre confusionarie concessioni ad una visione piccolo-borghese de'problemi di questo pianeta e di alcuni dei suoi abitanti, i lavoratori. Chomsky può avere un ruolo negli Stati Uniti. E' un liberal che non vuole cambiare il sistema. Lo vuole rendere più micidiale? Probabile.
Quasi tutti voi sinistri europei (escluso Vitaliano, volevo dire) avete una visione fondamentalmente illuminista e liberal. (Del resto, anche Marx era piccolo-borghese, almeno nei costumi e negli ideali; e il primo anarchico era William Godwin...)
Non parliamo poi dei 99 Posse e dei vari punk, ska, rap &c che mischiano - come anche, e supremamente, Ferretti - retorica rosseggiante e popolaresca con malinconia new age e rabbia annacquata. Analisi a tratti lucide delle realtà, ma vacue soluzioni a problemi reali - perché problemi reali ce ne sono pochi.
Del resto, punto assai dolente della sinistra da qualche secolo in qua, anche Marx era piccolo-borghese, almeno ne'costumi e negli ideali... E' ciò che di Marx condivido: innanzi tutto la spassionata scientificità (cioè un'osservazione realistica e non moralistica dell'economia e della storia); e poi il sogno (l'utopia?) di un'umanità soddisfatta e ricca e pacifica e lavoratrice e... non consumista.
Ragazzi, svegliatevi: il mondo è e sarà nostro (non vostro); oppure di nessuno... Cercate di non spingere chi di dovere a lanciare davvero le atomiche su Cuba. Fate i bravi. Non ci sono alternative. Leggetevi quella specie di demenziale capolavoro di Susan George, _Il rapporto Lugano_. Per voi e per i cattolici dev'essere un libro terribile: per me è uno spasso.
Non riuscite a cogliere che uno dei corni del dilemma, e ve lo state prendendo tutto in culo. O uno o l'altro.
La nostra non sarà una vittoria definitiva ancora per un bel pezzo. Forse mai. Un vero sistema feudale, o un sistema capitalista avanzato, ha bisogno di una guerra endemica. (Questo già lo aveva previsto un grande precursore).
Contatevi, e guardatevi nelle palle degli occhi: quanti di voi sono semplicemente figli primogeniti di famiglie più o meno benestanti alla ricerca del SENSO perduto in gioventù con la nascita del fratellino? Tanti. Universitari? Tanti. Quanti di voi si incazzano con il sistema di inquinamento (produci-consuma-crepa, cantavamo a metà degli anni '80) quando si ammalano di sclerosi multipla o di leucemia? Pochi. I darwinianamente sconfitti. La loro ira non passerà ai nipoti, eh eh eh.
Cioè: i vostri motivi non sono seri e credibili. Avete motivi seri e credibili solo di fare casino. Avete una vacuità totale nello spirito e nell'anima; avete -lo riconosco- qualche neurone di troppo e abbastanza cultura da rendervi conto che McDonald's è merda, che il consumismo è merda e che i vostri sani istinti da animali sono raffrenati e convogliati da sistemi legali e morali a voi estranei. Di sicuro trombate anche troppo poco per i vostri gusti. Parlate decisamente troppo e questo fa male al cervello. Scambiate la descrizione del mondo per il mondo stesso, e questo vi mette a disagio con il suddetto mondo. Se non fosse così vi assocereste e fareste una nuova economia tutta vostra. Waco o Anversa insegnano quale è il nemico più pericoloso, ora.
Avete motivi di avere paura e di desiderare che le cose cambino. Ma non ne avete veramente bisogno. Siete finti e fasulli: nessuno o quasi di voi ha perso famiglie e figli nel terzo mondo; e la maggior parte dei morti sul lavoro italiani sono morti uccisi da se stessi e dalle proprie imperizie, stupidaggini, distrazioni e, soprattutto, bravate. La borghesia italiana per ora si può vantare soltanto di una parte di quelli che voi a volte chiamate assassinii sul lavoro.
Le Tute Bianche si fanno picchiare e si coprono di gomma, perché tanto sono sconfitte in partenza. Chi glielo fa fare di rischiare la vita!? Se fossero destinate a vincere... Se fossero destinate a vincere, non saprebbero nemmeno loro cosa fare. Primo. Non sanno dover andare a finire, ah ah ah, perché tanto subodorano che perderanno denti che cascheranno e caschi, e scudi, da qui all'eternità, con buona pace delle mamme ahimé non più spartane.
Se fossero destinate a vincere, le Tutine Bianche odierebbero come odia Vitaliano; e viceversa, se odiassero come Vitaliano vincerebbero; perché inizierebbero a sparare, sparare sul serio a più non posso, e non alle gambe, ma al cuore e alla testa... Forse riciclerebbero anche quella vecchia geniale invenzione francese, magari la meccanizzerebbero e automatizzerebbero, e potrebbero attrezzarla di un tapis roulant velocissimo che portasse tutti i Borghesi, i Piccoli-Borghesi e i Fascisti come me sotto la lama affilata ed enorme. (NB notate la tripartizione!)
Ma los monos blancos sono pochi. Pochissimi. E pigri. E disarmati. Ed incapaci. E poi la violenza è già stata provata anche dalle BR... Chi era cosciente, chi aveva fatto davvero la guerra e odiava davvero non si è mischiato alle BR. Come Vitaliano.
A noi basta infiltrare qualcuno e fare confusione: i vari sinistri si sfaldano, si condannano a vicenda, si dissociano. Non hanno quel minimo di consapevolezza politica che li renderebbe permeabili e fluidi intorno agli infiltrati che sparano agli obiettivi "sbagliati".
Purtroppo per loro tutte le correnti politiche vengono guidate da capi. Perdono di vista il fatto che chiunque voglia essere eletto non deve esserlo, semplicemente per il fatto stesso d'essersi candidato. Godo a sentire le imprese delle Tute Bianche e simili. Tutto grasso che cola nelle ruote del sistema. Io non ho bisogno di lavorare. C'è chi lo fa per me. Posso persino permettermi di scrivervelo, tanto il mio mondo sta vincendo...
La violenza, l'igiene del mondo, ce l'abbiamo noi dalla nostra parte. I miei amici che erano nei para' sanno sparare bene. Sanno usare armi di ogni genere e guidare ogni tipo d'automezzo. Sanno piroettare con un'arma i mano e tenerla puntata contro il nemico. Sanno resistere senza anestesia ad una piccola operazione chirurgica. E hanno ucciso in Somalia, Mozambico, Libano &c. I poliziotti possono anche prenderle, ma l'ordine sociale è garantito. Non potete più avere un movimento veramente di massa. Se tutti i lavoratori sapessero e si rendessero conto di essere al servizio della borghesia e si incazzassero allora potrebbe nascere qualcosa. Ma con televisione, calcio, Padri Pii e Madri Vergini e MacDonald's e automobili non succederà niente del genere. La mitologia è nostra.
I militari sono nostri. La maggior parte di loro non ha più di pochi neuroni, che ogni tanto vagando si scontrano e producono pensieri inconsistenti. Cultura poi, soltanto con la q, e minuscola. Come dice il proverbio, "la madre dei carabinieri è sempre incinta". Il mestiere delle armi non può essere che dei deficienti, in questa società; ma conto su una imminente rifeudalizzazione dei rapporti di produzione. L'attuale ciclo di storia militare sta vieppiù volgendosi verso la supremazia di una élite che sfrutta per sottomettere e depredare ciò che il resto della società produce. Questi sistemi sono retti principalmente da una cosa: l'incapacità degli sfruttati di pensare e di effettuare una rivolta efficace. Un banale ma doveroso asserto metasemiotico: la rivolta efficace è la rivoluzione.
La guerra dei contadini, di _Q_, o soprattutto di Engels, dice proprio questo, a saperla leggere. La tresca tra Q e Muntzer è una vostra invenzione romanzesca, che politicamente, dal vostro punto di vista, è una gaffe tremenda. Tutta acqua al nostro mulino, grazie.
A questo proposito possiamo stare tranquilli: la maggior parte delle persone in treno, sul lavoro, o al ristorante, da qui al Termine dell'Universo, non saprà mai che le classi non sono scomparse e che il socialismo non era il partito di Craxi&Figlio ma una idea diversa di società. Non è probabile che un altro Lenin capiti a rompere i coglioni al nostro progresso inarrestabile. Tenete presente che anche Lenin era stato mandato apposta da una potenza militarista e nazionalista, la Germania. Era stato un errore, come sarebbe un errore spargere con le atomiche radiazioni che noi pure subiremmo. Ma è stato corretto, dopo aver indirettamente fruttato un'epoca di benessere economico anche all'Occidente.
Anche dopo Lenin, comunque, i veri interessi degli individui sono nascosti sotto un tale strato di pattume ideologico, pubblicitario e addirittura pavloviano che è ben difficile che si possa un giorno arrivare a scrostare tutta questa merda che sta sulle coscienze.
_L'Unico e la sua proprietà_ non viene letto, e per fortuna è un libro troppo vecchio per aprire gli occhi a qualcuno. Un mio trisnonno mezzadro, di un ramo povero e plebeo della famiglia, l'aveva letto, e tagliò la testa al padrone. Mi duole ammetterlo ma anche nella mia famiglia c'era gente povera senza fede & senza onore.
Alcuni miti come l'uguaglianza, certi aspetti del vero cristianesimo, il legalitarismo, &c sono già sostituiti in buona parte con atteggiamenti più sani e realistici. Il culto del lavoro come fine a se stesso, o l'idea del merito intrinsecamente diverso del ricco e del povero stanno sostituendo il vecchio mito della permeabilità delle classi. E' un mito è sempre più frusto, e c'è già chi lo abbandona apertamente. La fiducia nella legge e nella polizia ce l'ha sempre avuta solo chi se la merita; e giustamente viene incoraggiata una divisione sempre più netta nella società. Evidente in tutti i sensi. I carcerati sono sempre di più e così deve essere. Grossi macchinoni e stranamente non c'è un movimento di persone che studi "Quattroruote" e dia fuoco sistematicamente a tutte le auto da più di 40.000.000. Segno dell'ignavia e ignoranza delle classi (mentalmente) deboli. &c &c &c. Gli immigrati che immigrino pure, poi li aggiustiamo noi.
Il progresso è una realtà evidente nella nostra società. Il moderno è iniziato e finito. D'Alema era comunista. Gente come gli ex gappisti, la Volante Rossa e Vitaliano gli hanno pagato gli studi. A lui e a quel faccia di merda del Walter. Però, appunto, hanno studiato, e si rendono conto della direzione in cui va la storia. Dentro sono forse ancora dei bastardi comunisti come voi, ma da fuori si direbbe che sono dei nostri.
Spargere uranio impoverito, massacrare e privatizzare sono la nostra speranza, nei confronti del terzo mondo. Dobbiamo fare piazza pulita della gente in eccesso che abbiamo sul nostro pianeta. Non negate queste verità. Le risorse sono poche.
E se voleste essere coerenti dovreste ritirare ogni lira da qualsiasi banca e dalla Coop, comportarvi verso lo stato soltanto come guerriglieri (o al limite come Gandhi con gli inglesi). Dovreste bruciare le vostre carte d'identità, scambiarvele. Rompere TUTTE le vetrine. Bruciare i soldi, come in Catalogna nel 1936. Scambiarvi le sim dei telefoni è troppo poco. Per lo meno conoscere e coprire quei pochi che volessero davvero fare qualcosa. Produrre programmi di terrorismo, mandare in crisi il sistema minacciando qualcosa di più serio che le messe nere o simili della provincia di Viterbo. Dovreste davvero andare tutti in galera.
Non vi consiglio di provarci. Rimarreste soli, là dentro. E noi fuori non sapremmo più di chi ridere. Siamo tutti capitalisti, siamo uniti, e vi stiamo eliminando dalla faccia della terra. Unitevi a noi, almeno in spirito, e godete con noi del fatto che possiamo sfruttare gli schiavi negri o asiatici (comunque abulici e ignoranti). Il mercato finanziario rende bene. Bastano pochi soldi, e con quelli potrete differenziarvi per sempre dagli sconfitti del terzo mondo e delle nostre locali succursali europee e americane delle periferie. Basta tirarsi fuori dalla Borsa prima che chi di dovere decida di tirar su le reti e mangiarsi tutti i pesci piccoli.
Un giorno non lontano i puri, soltanto bianchi di razza pura, domineranno il mondo, e sapranno usare le armi per difendersi dai pochi lavoratori rimasti, come ai bei vecchi tempi. L'attacco è la miglior difesa. Poi le macchine svolgeranno il lavoro e non serviranno più ne i lavoratori né le armi.Scritto nello spirito del Multiplo, da un paesino dell'Appenino ligure-emiliano (questo sì) all'inizio del maggio 2001-LXXXVIII dell'era fascista.
Cristoforo Colombo