Una recensione in poesia

Gennaio 25th, 2010

E’ la storia di Lucifero che sceglie una strada diversa;
E’ un atto d’amore verso John Ronald Reuel Tolkien;
E’ la guida più fedele dei marinai che navigano a vista;
E’ il nostos di un eroe, da casa sua verso il passato;
E’ la stazione termale dove si radunano i fantasmi di guerra;
E’ il rito battesimale di tanti signori degli anelli;
E’ il racconto perduto di quattro sognatori;
E’ Akab che molla l’arpione e abbraccia Ismaele;
E’ la speranza di avere sempre un’alternativa.

Ekerot

Tolkien, il segreto del successo? L’universalità dei suoi eroi

Aprile 4th, 2009

di Wu Ming 4 [da: "l'Unità" del 1 aprile 2009]

“Non c’è simbolismo o allegoria cosciente nella mia storia. Allegorie del tipo ‘cinque stregoni = cinque sensi’ sono del tutto estranee al mio modo di pensare. Ci sono cinque stregoni ed è solo un aspetto del racconto. [...] Che non ci sia allegoria non significa, naturalmente, che non ci sia la possibilità di leggervene una. Questa c’è sempre.” (J.R.R.Tolkien, lettera 203)

Queste parole autografe spiegano perché il libro di Stratford Caldecott, Il Fuoco Segreto – La ricerca spirituale di J.R.R.Tolkien (Lindau Editore, € 19) riesce al contempo a illustrare la spiritualità sottesa all’opus tolkieniano e a tradirne completamente la poetica. E’ un paradosso interessante, che merita di essere indagato. Read the rest of this entry »

I GIORNI PERDUTI DI DAMASCO – da GQ Italia, # marzo 2009

Aprile 4th, 2009

di Wu Ming 4

Sai che arrivò da sud. Da Dera’a e da Tafas, luoghi topici della sua epopea, noti a chiunque abbia letto I Sette Pilastri della Saggezza. Oggi sono rispettivamente una cittadina di confine, dove passa ancora il vecchio tracciato della ferrovia, e un anonimo villaggio di case e tende, circondato da vigne e uliveti. Proprio a Tafas fece risuonare il famoso ordine “No prisoners”, scatenando la rappresaglia araba sui turchi che avevano massacrato gli abitanti del villaggio. E’ una delle scene madri del kolossal di David Lean e lui è Lawrence d’Arabia, ovviamente. Il tizio che sei venuto a cercare, novant’anni dopo il suo passaggio da queste parti.

La statale 5 corre attraverso una piana di terra rossa, schiacciata dal cielo blu cobalto e interrotta solo da sparute colline e muretti di sassi.
Mano a mano che ti avvicini alla capitale il traffico aumenta, finché ti ritrovi in un marasma di macchine che marciano cofano contro bagagliaio. Soprattutto una miriade di taxi gialli e pulmini collettivi, visto che a Damasco non c’è la metropolitana. La grandeur di regime vorrebbe che i lavori per la metro fossero già in fase di studio, ma qui tutti sanno che la geologia non è un’opinione e che questa città poggia sulla sabbia. Il suo destino è quello di Venezia, ogni anno sprofonda un po’ di più. Troppi palazzi, automezzi, gente: troppo peso. Il paradigma di tutto questo è l’edificio che svetta in pieno centro, un mostro di dodici piani in cemento armato, ineludibile alla vista, completamente vuoto. Tirato su negli anni Settanta, avrebbe dovuto diventare il più grande centro di studi arabi dopo quello di Parigi. Ma i progettisti non avevano fatto i conti con la subsidenza. Finita la struttura portante si accorsero che il palazzo sarebbe stato troppo pesante, il terreno avrebbe ceduto, con conseguenze imprevedibili. Risultato: è lì da trent’anni, monolito che proietta la sua ombra sulla città come una gigantesca meridiana. Una città che formalmente ha un milione e settecentomila abitanti, ma l’intera area urbana raggiungeva già i quattro milioni qualche anno fa e ha toccato i sette dopo l’arrivo degli iracheni in fuga dalla guerra. Se poi si considera che metà degli abitanti sono pendolari giornalieri… questo spiega il traffico.

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L’orizzonte condiviso del Deserto. Trauma e Mitopoiesi: Lawrence d’Arabia e Stella del mattino di Wu Ming 4

Dicembre 2nd, 2008

di Emanuela Piga*

Intervento a Oriente e Occidente. Temi, generi e immagini dentro e fuori l’Europa, Convegno dell’Associazione per gli studi di teoria e storia comparata della letteratura, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, 13 novembre 2008.

Si potrebbe continuare a pensare il deserto, ma a ogni chilometro è pronto a divorare l’osservatore, è piu’ forte di tutte le immagini che siano mai entrate nell’occhio.
Ingeborg Bachmann, Libro del deserto

Nuit, nuit blanche – ainsi le désastre, cette nuit à laquelle l’obscurité manque,sans que la lumière l’éclaire.[...]Si le désastre signifie être séparé de l’étoile, il indique la chute sous la nécessité désastreuse.
Maurice Blanchot, L’écriture du désastre

Fin dall’antichità, dalla cultura egizia a quella latina, Venere, l’astro più luminoso in cielo dopo la Luna, è segnato dalla duplicità: la Stella del mattino e la Stella della sera, Vespero e Lucifero, angelo caduto dal cielo ma portatore di luce. Sulle rifrazioni di questo doppio legame il romanzo Stella del mattino di Wu ming 4 ci narra il ritorno di Thomas Edward Lawrence a Oxford — all’indomani della grande delusione della Conferenza di Parigi del 1919 — e l’incontro con John Ronald Reuel Tolkien, Clive Staples Lewis e Robert Graves, reduci dalle trincee della Somme e ognuno alle prese con i propri fantasmi [1].
T.E. Lawrence, passato alla storia con il mito di Lawrence d’Arabia, è una figura segnata dalla duplicità, da un lato incarna l’eroe guerriero istigatore della rivolta araba, dall’altra è l’eroe britannico in cui si incarna la grande narrazione funzionale all’Impero per il suo progetto di controllo del Medio Oriente. Read the rest of this entry »

Da Camelot a Damasco – di Wu Ming 4

Novembre 3rd, 2008

Come si debbano comporre i Miti affinché il Fare vada a buon fine“. Influenze letterarie e persistenza del mito nella costruzione dell’icona di Lawrence d’Arabia.

Testo della lecture tenuta da Wu Ming 4 all’Hammam Al Malik Al Zahir, nella Città Vecchia di Damasco, il 17 Ottobre 2008.
Un ringraziamento particolare ad Alessia Conti, per la traduzione in inglese, a Paola Di Giulio, per il reperimento di un testo originale, agli organizzatori di Reloading Images Damascus, per avere reso tutto ciò possibile.


1. Intro

Il sottotitolo di questa lettura è una citazione. Si tratta della traduzione provocatoria ipotizzata dal professor Gilbert Murray, negli anni Venti del secolo scorso, dell’incipit della Poetica di Aristotele.
La traduzione normalmente accreditata è infatti molto diversa e suona così:

“Qui tratteremo della poetica nel suo insieme e delle sue forme, quale finalità abbia ciascuna di esse, e come si debbano comporre le trame affinché la poesia riesca bene”.

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Ecco la puntata di “Tutti i colori del giallo”

Settembre 24th, 2008

Chi è iscritt* al nostro podcast ce l’ha già.

Per tutti gli altri, eccola (mp3 a 96k, 22 minuti).

Andata in onda domenica 21 settembre 2008 alle 13 su Radio 2.

Conduceva, come sempre, Luca Crovi.

Viaggi & Appuntamenti SDM

Settembre 19th, 2008

Damasco

* Domenica 21 settembre Wu Ming 4 sarà ospite alla trasmissione di Radio 2 “Tutti i colori del giallo”, condotta da Luca Crovi, in onda dalle 13 alle 13:30. Si parlerà principalmente di Stella del mattino. Qui le frequenze.

* Giovedì 25 settembre Wu Ming 4 sarà a Firenze a presentare Stella del mattino. MEL Bookstore, via de’ Cerretani 16/r, h.18.

* Mercoledì 1 ottobre sempre Wu Ming 4 sarà a Modigliana (FC). Presentazione di Stella del mattino. Biblioteca civica, h.21

* Domenica 5 ottobre ancora Wu Ming 4 sarà a Chivasso (TO). Presentazione di Stella del mattino. Festival “I luoghi delle parole”, h.18.

* Dal 15 al 19 ottobre 2008 Wu Ming 4 sarà a Damasco, Siria, dove parteciperà all’evento Reloading Images. In quel contesto terrà un workshop intitolato Da Camelot a Damasco. “Come si debbano comporre i miti affinché il fare vada a buon fine”: influenze letterarie e persistenza del mito nella costruzione dell’icona di “Lawrence d’Arabia”.
Ecco la dichiarazione d’intenti:

Nella mia relazione vorrei inquadrare la figura di T. E. Lawrence come icona dell’eroe moderno, icona in cui possiamo veder confluire suggestioni letterarie, miti antichi e visioni “orientalistiche” (nell’accezione imposta da Edward W. Said). In particolare, vorrei Read the rest of this entry »

Scarica “Stella del mattino”

Agosto 29th, 2008

Da oggi, 29 agosto 2008, Stella del mattino è scaricabile gratis.

Fanne buon uso.

Non fare nulla che noi non faremmo.

Buona condivisione.

Puoi scegliere fra 3 formati:

PDF – 1232 kb

RTF ZIPPATO – 227 kb

ODT ZIPPATO – 294 kb

La nuova epica del tempo presente (“Il Manifesto” recensisce SDM)

Agosto 29th, 2008

di Mauro Trotta (da il manifesto, 7 agosto 2008)

Eracle indossa la pelle del leone di Nemea

Ancora un libro sembra essere alla base della prova narrativa solista di uno dei componenti del collettivo di scrittura Wu Ming. Se, infatti, in Guerra agli umani di Wu Ming 2, il protagonista era mosso alla propria scelta di vita da Walden ovvero vita nei boschi di H. D. Thoreau, in Stella del mattino, romanzo di esordio di Wu Ming 4, tutto prende le mosse dall’arrivo a Oxford di T. E. Lawrence, il leggendario «Lawrence d’Arabia», artefice della rivolta araba contro i Turchi, per scrivere il memoriale delle sue imprese, quello che poi diverrà I sette pilastri della saggezza. Read the rest of this entry »

DUE VIDEO: Enrico Franceschini di Repubblica consiglia SDM + il trailer realizzato da Monica Mazzitelli

Luglio 19th, 2008

Su Repubblica TV i giornalisti di Repubblica, in brevi videomessaggi, consigliano letture per l’estate 2008. Enrico Franceschini ha consigliato Stella del mattino. Ecco il video (1:55).
Tutti i consigli sono qui.
E c’è anche il booktrailer! Molly Bloom Productions, Monica Mazzitelli, e i piedi sono di…?

Ho pensato di girare questo booktrailer appena letto il romanzo e averlo recensito. C’erano emozioni provate nella lettura che ho cercato di tradurre in parole e altre per le quali volevo delle immagini; per fortuna sono riuscita a trovarle. Volevo raccontare alcune delle Read the rest of this entry »