…anticipazione di Stella del mattino, di cui viene riportato un capitolo.
Ringraziamo per lo spazio e l’attenzione.
Peccato soltanto che di fianco, a firma di Stefano Malatesta, appaia una colonnina non certo avara di giudizi avventati e, soprattutto, sottilmente liquidatoria nei confronti del libro.
Libro che sarebbe sempre d’uopo leggere, prima di scriverne; e di cui – surtout – non sarebbe male tenere a mente che è un romanzo, non un saggio, e quindi contiene alcune, ehm, trappole.
Mah. Davvero si pensa che basti sfogliare velocemente, orecchiare due cosette sul conto di certi “autori paracinesi” (sic) e fare unico affidamento su una biografia di Lawrence scritta più di cinquant’anni fa (da tempo superata e rimessa in prospettiva a partire da scoperte d’archivio più recenti), per far figura da “esperti”?
Per giunta… sbagliando il titolo dell’unico libro che si cita?
E dar mostra di crogiolarsi in una visione attempata – asfittica ed eurocentrica – della guerra araba, tesa a negare in toto la soggettività “indigena”, non rischia, se non di rovinare, almeno di screziare une certaine réputation da “uomo di mondo”?
E – lo chiediamo a te, lettore o lettrice – non è forse meglio ricevere una stroncatura violenta ma motivata da parte di qualcuno che abbia davvero letto il libro, piuttosto che un giudizietto sbrigativo nascosto in un accrocchio di luoghi comuni e sentenzine snocciolate con tono saccente?
Tutto questo dando a intendere che l’autore del libro (o meglio, gli “autori paracinesi”, ché nemmeno si conosce la differenza tra “Wu Ming 4″ e “Wu Ming”) non sia al corrente di testi che invece furono non l’approdo, ma il semplice punto di partenza delle ricerche, anni fa. Non è certo Wu Ming 4 a non sapere che il dibattito è andato avanti. E’ andato avanti eccome, e più di quanto sospetti Malatesta.
Qui dabbasso, l’articoletto. Nei prossimi giorni, una spiegazione dettagliata dei punti su cui viene fatta confusione. Non che ce ne impippi davvero qualcosa, né pensiamo di potere – coi nostri “poveri” mezzi – contrastare una potenza di fuoco come quella dispiegata stamattina, ma è nei tuoi confronti, lettore o lettrice, che abbiamo il dovere di essere chiari e trasparenti. Anche questo fa parte della nostra pluriennale “inchiesta militante” sull’industria culturale.
(Nella foto: Richard Aldington, scrittore e biografo, 1892-1962)
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