Slavoj Žižek su antisemitismo e fondamentalismo islamico
[Una tantum, un post che, almeno in apparenza, "la prende alla larga".
Nel suo ultimo saggio First As Tragedy, Then As Farce (Verso Books, 2009, l'edizione italiana uscirà a marzo per le edizioni Ponte alle Grazie), il filosofo e psicanalista sloveno Slavoj Žižek scrive alcune cose molto sensate sull'antisemitismo nel mondo arabo e su chi predica "alleanze tattiche" anti-imperialiste con organizzazioni e movimenti del fondamentalismo islamico. Poiché anche nel commentarium di questo blog, partendo da Altai, si sono dibattute simili posizioni (con le quali siamo in totale disaccordo), abbiamo tradotto stralci della riflessione di Žižek (pagg. 68-73 dell'edizione paperback) e le offriamo ai lettori come anticipazione del libro. Un'altra anteprima, stavolta dell'introduzione, è apparsa nei giorni scorsi sul blog Nazione Indiana.]
[...] Nel caso dell’Ebreo come feticcio fascista, la demistificazione interpretativa è molto più difficile (a conferma dell’intuizione clinica sull’impossibilità di scalzare un feticismo interpretando il “significato” del feticcio: i feticisti sono soddisfatti dei loro feticci, non sentono alcun bisogno di liberarsene). In pratica, in termini politici, ciò significa che è quasi impossibile “aprire gli occhi” a un lavoratore sfruttato che incolpa gli “ebrei” della propria miseria – ergo: spiegargli che l’ebreo è il “falso nemico” usato dal “vero nemico” (la classe dominante) per nascondere la lotta reale – e dirigere la sua attenzione non più sugli “ebrei” bensì sui “capitalisti” [...] Read the rest of this entry »